23aprile PAROLE E MUSICA LIVE

CONTRO LE LOGICHE SECURITARIE – PER L’AUTOGESTIONE E GLI SPAZI SOCIALI
iniziativa di solidarietà con il centro sociale Cox 18 e l’Archivio Primo Moroni
mostre, proiezioni, presentazioni
23APRILE

dalle 22.30


ASCANIO CELESTINI
Parole e Musica Live

ingresso 5,00 euro

 

“e se annamo contro i muri muore solo yuri” [Carovana Madness]

 
 
partita di pallone, le pijamo sempre, ma la gioia nostra e soprattutto la loro e la vittoria piu bella
e piu grande.
porta di damasco, gerusalemme. la murga e il nostro esercito di liberazione, viva viva la murga, 
viva jayoous, viva 
nablus, viva dehisheh. se pijam per il culo, parliam solo con i cori, ci sfottiamo, ci pijamo
per il culo, ci tiriamo i gavettoni.
abbracci, applausi per noi. vedi la gente, la gente ti vede.
ti stringono la mano, li baci, ti baciano, fotografie.
regazzini sulle spalle, e a me me tocca l unica bimba 
fintamente magra...stiui s aggira con tre quattro cinque 
sei marmocchi attaccati a felpa e pantaloni,
gianfy ipocondriaco e la sua impazienza.
 e se famo l incidente muore solo il conducente,e se annamo contro i muri muore 
solamente yury... 
duecento persone fan gli auguri a ciccio: 
tanti auguri a te tanti auguri a te tanti auguri 
a ciccio tanti auguri a te stronzo stronzo 
stronzo...a me jayoous m ha ribbaltato, ma da 53 persone che eravamo siam 
 diventate una sola anima...
lacrimuccia... i piccoli drammi personali crollano  di fronte a questa terra martoriata,
 rosicchiata metro 
dopo metro, inscatolata 
per benino dentro sto cazzo de muro de merda...i piccoli drammi personali
forse un giorno si risolveranno, anche grazie alla falastin, ai falastinesi, e 
al veleno che qui sale sale sale...porta di damasco, gerusalemme. l ombelico del mondo.
 e noi ci siam dentro e ce lo godiamo tutto. stanotte ho dormito qui 
all-ibdaa, e stamatina me so accorto che stavo nella camera col buco de proiettile nel vetro...
stanotte ho dormito all- ibdda, non me so svegliato bene,nervoso, ma l abbraccio collettivo 
di saramurga, ciccio novella m ha fatto bene. anche esser andato a cacare  m ha fatto bene...rega,
lascio spazioe picci al resto della banda, che qui se fa tutto in sequenza, colazione, cesso, 
picci, gitarelle oggi per molti ultinmo giorno, aspetto l- arrivo di stiui e valeriet e gianfry e pamelita.
ciccio novella filo yury gia iti a betlemme, o al muro de bansky e blu, nun ho capito.
che robba...che robba...
grazie a non so chi.
grazie a tutti.
vi amo
_______________________________________________

Pasqua in TerraSanta [CarovanaPalestina]

ciao Forte, come butta?
franzo dall ibdaa saluta ed abbraccia 
todos, ma popo todos.
a rega, porkiddio quanto spaccamo...
roma milano bergamo 
bologna napule e pulci e bacarozzi e zanzare.
siamo belisimi, siamo una squadra 
fortisimi, e non so perche ma ogni volta che me metto di fronte al picci me 
vien da piagne.
veramente, pure quando non ci sto davanti...
eppoi, per me, 
almeno me pare, e sempre piu facile e bello aiutar gli altri che aiutar me 
stesso...
nonostante il mio corpo 50 percento acqua e 50 percento cacca trasudi 
egoismo...
porta di damasco, gerusalemme. crollano tutte le paranoie, sionisti, 
esercito, polizia.
la gerusalemme libberata, l ombelico del mondo, e noi siam 
li, tra i vicoletti e nella piazza,
e siam casino e siam rumore e siam 
palloncini palline cerchietti piattini facce truccate magliette zozze e 
puzzolenti
corpi danzanti corpi libberati corpi che s abbracciano mani che si 
stringono.
applausi gridolini e grida.
evviva la santissima pasqua, porco dio.


 


foto filmini telecamere della stella di david, ma sti cazzi, siamo li, stiamo 
qui, siamo tanti e tutti fantastici.
mammamia rega, mammamia...
yankee go home.


 

Franzo 

 



 

Il muro che fa zigozago [carovane palestine]

 Arieccomi
non so se viste le tremila cose in cui siete impicciati
magari leggere di qui non serve...
comunque ora posso e quindi scrivo.
prima cosa, volevo raccontare che tutti i nostri interlocutori e partner 
ma anche i regazzini incontrati per strada 
ci davano la loro solidarieta'
per quello che e' successo in abbruzzo...
in alcune situazione sembra una battuta
ma tutti lo sanno e tutti sono rimasti impressionati
e ci esprimono vicinanza.
bravi, come sempre.
anche voi vedo che state affa' vari sbattimenti
e l'epicentro spacca,
a vedere da qui mi sembrate grandi...
lo siete?
stamattina abbiamo visitato il campo di àida
dall'altra parte di betlemme chiuso dal muro
fuori ma anche dentro.
li' i cattivoni si sono sbizzarriti costruendo il muro
che fa zigozago intorno dentro fuori in mezzo sopra sotto...
boh... forse stavano ubriachi...
l'unica cosa bella e' che quel pezzo di muro e' quello su cui 
hanno fatto i graffiti famosi banksy e blu...
hanno un centro in cui si occupano dele varie questioni
per un'innalzamento del livello di vita come quasi in ogni campo:
asilo scuola centro per donne infopoint bibilioteca
internet alfabetizzazione informatica ambulatorio e via dicendo...
sembrano simili all'ibdaa, 
ma come l'ibdaa non c'e' nessuno.
so troppo grandi. per dire l'altro ieri che dopo ebron ci siamo ribeccati 
con loro di ibdaa me stavo per commuovere nel sentire quello che dicono
e quanto siano simili a noi, 
o se non altro a me, 
o a quello che vorrei essere.
il tutto con una umilta' e una tranquillita' disarmante 
ma anche una forza interiore e una determinazione da invidiare.
la ragazza che parlava diceva tra le altre milioni di cose
tra cui citava anche parallelismi congli zapatisti,
che piu' volte loro si sono interrogati su quello che facevano
chiedendosi se magari erano loro che sbagliavano
se tanta gente gli dava addosso 
dai religiosi ai politici ai reliogiosipolitici.
se fosse il caso di accannare.
di cambiare direzione.
se lasciarsi andare.
invece hanno resistito sempre e io ne sono troppo felice
perche' a me hanno dato tanto 
e mi hanno sgomberato la testa
dai miei dubbi esistenziali
sul giusto e lo sbaglito, sulle scelte, sulla politica.
per me loro sono la prova che anche noi siamo bravi,
ma possiamo e dobbiamo fare molto di piu'.
mo e' difficile spiegare ma per me e' cosi'.
ma vabbe' tornando ad àida, dopo l'incontro con i tipi del posto
che ci hanno raccontato tutte le nefandezze 
che si sono subiti e continuano a subirsi,
5000 in mezzo km quadrato, 
anche loro con tante di quell e cose atroci da 
comunicarti da occluderti il cuore.
per fortuna che poi abbiamo fatto ungiro per il campo 
come al solio col nostro baraccone
di palloncini casino trombette tamburi giocolieri macello 
e i bambini ti ridanno tutto, ti rigonfiano il cuore chepoco prima
i racconti ti avevano ammosciato e umiliato.
quanto provo schifo sdegno ribbrezzo rabbia odio per tutti gli equidistanti
democratici.
quelli indottrinati dalla propaganda tra cui metto pure 
amici che se sentono illuminati e intelligenti.
perche' non gli succede a loro quello che questa gente sta vivendo da
sessanta anni.
'eh ma loro tirano i missili' 
'eh ma loro votano hamas' 
'eh ma loro sono musulmani integralisti' 
'eh ma loro perche' non se ne vanno da unaltra parte'
'eh ma li' e' da sempre che se sparano la facessero finita'
'eh ma loro fanno i kamikaze'
quest'anno ho deciso che sbraco un equidistante democratico, 
lui e le sue panzane da libro cuore o tg4, 
lui e il suo nazismo complice cieco e sofficeovattato.
il primo che sento, fosse anche mio padre.
ma vabbe,
torniamo a noi.
quile cose procedono,
anche gli scazzi di cui avevo parlato nellamail precedente sisono
appianati.
questa terra fa miracoli.
che era successo?
praticamente quelli di nih'lin
oltre ad averci parlato di loro del muro 
che sta per essere completato e che li sta gia' strozzando   
ci hanno spiegato le varie fasi del loro approccio nuovo 
almeno per quanto riguarda la palestina, alla lotta per
l'autodeterminazione.
cioe' un approccio non violento e basato sulla resistenza organizzata 
in maniera costruttiva per la popolazione.
cercando di creare infrastrutture per la sopravvivenza ma anche per la
vita,
per la socializzazione, per la crescita culturale e artistica, 
per dare risposte pratiche alle esigenze della loro gente 
senza aspettare l'elemosina di israele 
o della comunita' internazionale 
che ormai e'interamnete nelle mani israeliane.
e tutto questo nato ovviamnte da un avvicinamento costruttivo
tra i i 4 partiti principali come dicevo ieri.
questione rivoluzionaria per davvero se si pensa che se sparavano
incrementando la forza diisraele...
vabbe' insomma tra le altre cose che fanno e' questa benedetta
manifaestazione 
tutti i venrrdi' dal villagio fino a dove stanno finendo di costruire il
muro.
manifestazone pacifica. a cui ci hanno calorosamente invitato a
partecipare. 
manifestazione alla quale cui il delegato della mucipalita' 
appartenente al partito di barguti (che pare essere un grande) 
ci spiegava partecipano tutti, compresi e soprattutto i politici locali.
la nuova politica ci ha detto si deve basare su politici che stanno inmezzo
alla gente.
no figurine che parlano alla televione di chissa' quale resistenza 
e poi nessuno li vede mai se non nelle loro vite da ricchi sfonnati e
sfrontati.
la fine dell'armiamoci e partite, potremmo affermare. 
che secondo me, almeno questo, 
l'hanno imparato da hamas, che saranno pure delle merde,
ma qualcosa alla fine dentro alla capa ce l'hanno.
vabbe' 
tutti sti discorsi
hanno ovviamente e giustamente colpito tutti 
e fomentato gli animi di noi movimentisti internazionalisti
e rivoluzionari della fortezza europa.
quindi c'era chi assolutmanete volevaprendere parte a questa manifestazione
per dimostrare quanto semo di sinistra fottendosene di rischi per noi
per l'ong con cui siamo partiti, per il progetto che vuole continuare a
vivere,
e nonpensando a quanto sia importante lapreparazione per partecipare a
situazini di guerra,
no di scontri, ma di guerra.
vabbe' 
a na certa io ho pure rosicato cheme pareva de sta a quelleassemlbee aroma
in cui si fa a gara a chi e;piu' rivoluzionario
e me stavo a fa veni'i cinqueminuti.
ma per fortuna alla fineparlando parlando parlnado parlando 
assemblea su assemblea su assemblea su assemblea
si sono stemperati i toni e sie' capito 
che magari ci prepariamomegliola prossima volta.
se andate su youtube potete vedere quasi tutte le manifestazioni di nihlin
ma anche di bilin
per avere un'idea di che vuol dire qui manifestare pacifiacmente.
tu sei pacifico. i pezzi di merda per nulla.
vabbe' poi si e' rigiocato e riperso.
da segnalare valeria che pare siastata scoperta coe grande portiera 
e con un futuro davanti, e pamela,
che ha fatto la crocerossa per tutto il tempo
fasciando impomatando medicando impasticcando curando operando tutti i
giorni 
praticamente tutti i partecipanti della carovana del gruppo dehishe.
le sono stati dedicati cori su cori.
senza di lei tornavano la meta' di noi in italia.
vabbe' mo ve devo lascia' che annamo affa' un murales sul muro,
ieri lo volevamo fare su un altro pezzo di muro del campo di aida,
ma li' ci hanno detto che lo vogliono brutto il muro.
che lo vogliono buttare giu', non abbellire.
vagli a dare torto.
ok 
per ora baci e abbracci.

la vittima alopecica.
 


 

That’s incredible! Poldino speaks! [carovana]

Salam, qui poldino e graz,
dopo gg senza connessione e risse per accedere all'unico pc disponibile,
finalmente eccoci qua vincitori dei prossimi 5 min indisturbati ... per
raccontarvi un po di questo incredibile viaggio ...
Quanto segue e frutto della mente perversa di poldino ... lui mente io
braccio ...
La palestina e' come un grande campo rom. Piena di baracche, immondizia,
macerie ... ma soprattutto bambini ... a differenza dei cani che sono
totalmente assenti ... anzi di cani ne abbiamo incontrati ... quelli che
presidiano i chek point e quelli legati dietro le reti dei campi militari. 
Hanno 2 cuccie e un cavo d'acciaio lungo la rete su cui scorre il
giunzaglio .In questo modo i vari pitbull, pastori tedeschi, etc,
controllano ognuno decine di metri di rete.
Come i rom i palestinesi sono discriminati, disoccupati, nn hanno la
solidarieta di nessuno se nn di qualche sfigato come noi ... ma hanno una
grande dignita, orgoglio delle propie origini e un senso dell'ospitalita
smisurato. 
Ovunque ti accolgono nelle loro case e ti offrono caffe al cardamomo e
dolcetti.
Abbiamo incontrato vecchi fedayn, non quelli della roma ed ex carcerati
delle prigioni israeliane.
Ci hanno raccontato quanto siano particolarmente ospitali quelle nel
deserto, in cui cmq i prigionieri hanno mantenuto la loro dignita e
riorganizzato le fila dei vari gruppi di resistenza all'occupazione.
Anche li dolcetti e caffe.
Dopo un po il cardamomo da alla nausea e nasce la nostalgia per la moka
italiana.
Partiamo per i posti piu disparati e disperati della palestina per
disputare improbabili partite di calcio a 11 ( undici) contro aitanti
giovanissimi/e calciatori palestinesi. Il calcio italiano, nonostante le
aspettative ha fatto una pessima figura ...
Vicino Ramalla , nella stadio nazionale palestinese  tra bande e inni
nazionali gli uomini hanno perso dieci a zero e le donne 11 a 0, contro le
nazionali under 21 .
I tifosi giunti dall'italia hanno subito chiesto le dimissioni
dell'allenatore.
La nostra squadra, L'italian Nablus team ha poi disputato una partita ad Al
Fara ... perdendo solo 7 a 4, dopo l'incontro siamo stati ospitati in un
ridente ex carcere  israeliano con ancora gli attrezzi e i segni delle
torture. 
Due giorni dopo ci siamo diretti al campo di Balata, sotto Nablus, 
Unica attrazione del luogo il pozzo di giacobbe. Ma chi cazzo è sto
GIacobbe ??????????
Boh . 
L'incontro successivo era previsto a nazareth.
Per raggiungere la citta  ( nazareth e' territorio israeliano ) abbiamo
attraversato tipici paesaggi palestinesi , uguali alle murge pugliesi e su
quasi tutte le colline si notavano insediamenti di coloni, fatte anche solo
di roulotte o prefabbicati, segni della colonizzazione sempre piu massiccia
della territori palestinesi.
Ci siamo fermati a pranzo a jenin, famosa per il film, in cui la citta
viene rasa al suolo con una consistente parte dei suoi abitanti , mentre
cercano di opporsi ad uno degli eserciti piu potenti al mondo.
La attrazioni del posto sono il campo profughi con una popolazione di
bambini che supera il 50% e i vicoli strettissimi di meno di un metro,
forse gli israeliani hanno raso al suolo la citta perche nn passavano i
carri armati ????

Rieccoci di nuovo on the road alla volta di  nazareth dove avevamo un
incontro alle 16, tempo di macia previsto mezz'ora.
Per la starda incontriamo uno strano posto con tanti parcheggi pieni di
taxi, autobus e palestinesi a piedi, scendiamo dall'autobus e con tutti i
bagagli entriamo in una specie di labirinto pieno di tornelli semafori
stanzette e soldati armati fino ai denti.
Prima di noi entrano alcune donne palestinesi e i loro figli, una di loro
porta un passeggino con un neonato dentro, nn so se avete mai provato a
passare dentro un tornello tipo stadio con un passeggino con un neonato
dentro, nn e la cosa piu semplice ne umana che si possa immaginare.
IL ragazzo che mi precede e bloccato al metal detector perche rifiuta di
togliersi la cinta dei pantaloni davanti alle soldate israeliane, tutto cio
avvien mentre sto in una specie di cabina telefonica con le mani alxate in
cui mi stanno facendo le radiografie, mentre mi urlamo da un alto parlante
delle frasi incomprensibili, forse inglese, arrivera in mio aiuto il
ragazzo palestinese che mi accompagna fuori dai tornelli ... finalmmente in
israele ... l'unica grande democrazia del medio oriente, 
Chiaramente arriviamo a nazaret con 5 ore di ritardo ma la partita viene
disputata lo stesso ... risulto finale 1/0 a favore dell'olimpyc jafa.
Nel nostro spogliatoio l'unica foto che sta appesa e quella del CAPITANO.
Adesso sono due gg che stiamo a nazareth e una sola domanda rimbomba nelle
nostre menti ...  chi cazzo è Giacobbe ????????????
vabbe io vi lascio con un crampo alla mano mentre poldo che ha appena
finito di dettare sta nell'altra stanza a bere e socializzare
jalla jalla graz e il poldino sociale
 

 


 
 
 

Filastin Con “Infinita” Grazia

salam,
qui poco tempo e poca tecnologia a disposizione ... ma tanta tanta energia
positiva 
... il nostro viaggio come quello degli altri gruppi e partito tre gg fa
... inerpicandosi tra i monti dell " extremo nord"
Vi tralascio la descrizione della valle del jordan da dove si puo godere
dello spettacolare paesaggio al confine tra libano e siria.
Ovviamente questa e una zona totalmente militarizzata ... che appartiene al
vaticano ... ma viene usata per le esercitazioni militari degli israeliani.
Appena arrivati ci hanno sistemato ad Al Fara ... ex prigione politica
minorile ... costruita dagli inglesi e gentilmente concessa all
"intelligenza" israelita come ha tradotto la livinn tiatre.
Oggi al fara e diventato un posto molto accogliente che lavora come unico
centro sportivo del campo profughi omonimo ... 
Nel pomeriggio una lunga chiacchierata con uno dei responsabili del centro
che e stato piu volte ospite della prigione nel corso della sua gioventu.
I racconti raccapriccianti ve li risparmio ... mi limito a dire solo che e
impressionante vedere come la dignita delle persone possa trasformare un
esperienza cosi drammatica in qualcosa di cosi vivo e positivo.
L-iniziale diffidenza e paranoia ad uscire dalla prigione ci passera il
giorno dopo quando ci riroviamo tutti sparsi in giro per il campo profughi.
Tra curiosita e sorrisi ... ci aggiriamo numerosi per il campo ... dove
veniamo ricambiati con altrettanta curiosita e grandi ma grandi denti
spalancati che riempiono il cuore e gli occhi de lacrime.
Nel tardo pomeriggio,sull"onda della sera prima un incontro fuori programma
ci porta tutt@ e 51 a casa di un ex detenuto politico imprigionato nelle
carceri del deserto ... tende caldissime di giorno e freddissime di notte,
senza cibo, poca acqua e continue violazioni dei diritti umani.
il tipo era uscito da soli sei gg ... giusto per rendere l"idea ...
dell'impatto emotivo.
E per finire in serata tarda ... incontro con la municipalita del campo ...
nulla a che vedere con il nostro mastrantonio ...
merc 8 ci siamo spostati al campo profighi di balata. il campo di nablus
... ma questa e un altra storia che per ora visto che siamo in tanti nn
posso raccontare.

Vi abbraccio forte forte e jalla jalla 

Io e poldino nn abbiamo mai litigato ... siamo propio un gran team 
_______________________________________________
graz
 
 

Alopecia nella carovana in Palestina

ieri noi a ebron.
al contrario dell'anno scorso 
abbiamo provato a passare da un altro ingresso della citta'
passando per gli insediamenti dei pezzi de merda con treccine
che circondano la citta' e ne succhiano ogni risorsa vitale.
se non fosse che come siamo imboccati 
i coloni si sono allarmati forse per i troppi occhi indiscreti
sulle loro nefandezze.
e cosi' ci hanno mandato due jeep dell'esercito due della sicurezza
due della polizia e due probabili mossad...
cazzo famo cosi' paura? 
dicevano che stavamo disturbando il loro quieto vivere...
quanto me ponno fa schifo.
praticamente i coloni comandano su tutti.
loro schioccano le dita e tutti si mobilitano per assecondarli.
da quella parte di ebron si distinguono precisamente 
i vari passi fatti per occupare allargarsi e segregare.
partendo da un picccolo comando di polizia in periferia, 
pianpo piano hanno occupato tutta la zona fino al centro della citta'
dove ci sono la sinagoga e la moschea centrale con le cneri di abramo
isacco sara giacobbe e via dicendo...
per ora su ebron mi fermo poi magari mi dilungo nella prossima mail.

oggi a nihil,
citta' dove la carovana ancora non era mai stata 
e abbiamo trovato una situzone interessante:
pare sia l'unica citta' con una gestione territoriale
in mano ad un'assemblea che raccoglie 
sia hamas che fatah che fplp che il partito di barguti...
cosa di cui non si e' mai parlato in nessun telegiornale del mondo
e che rivela scenari nuovi ed interesanti per i palestinesi,
ma che gli israeliani stanno cercando di soffocare e distruggere.
ovviamente.
ora non posso raccontarvi tutto che devo anna' 
affa' la terza o quarta o quinta assemblea della giornata 
che non ce la faccio piu'...
il nostro gruppo oggi primi scazzi per decidere se partecipare a una
manisfestazione
domani contro il muro che si tiene tutti i venerdi
che sarebbe poi quella dove hanno seccato l'americano qualche settimana
fa...
e' lunga mo da spiegalla e ve la racconto domani insieme ad altri
particolari...
solo che ho rosicato gia'.
mo vedemo nel prossimo incontro ora.
dicevo del pericolo movimentizzazone della carovana l'altro giorno.
ecco oggi si e' confermato questo slancio che a me non piace affatto....
vabbe' stanno strillando e devo andare.
scusate la fretta.
buonanotte a tutti...

alopecia (aka la vittima) 
 


 

“Resistenze Innaturali”

Resistenze innaturali

Attivismo radicale nell’Italia degli anni ’80

di Beppe De Sario


Con
un linguaggio personale e a tratti sorprendente, Beppe De Sario
inserisce nella storiografia nazionale una prospettiva che non cessa di
essere utopica pur mantenendosi fortemente storica in ogni momento
della trattazione.

Luisa Passerini

Anni ’80: il limbo di un tempo minore o un fondamentale anello di
congiunzione tra il passato e il futuro dei movimenti sociali?
Nei circuiti dell’attivismo culturale e dell’underground italiano
muovono i primi passi le esperienze che daranno vita ai centri sociali,
all’autoproduzione, al consumo critico e all’utilizzo alternativo delle
reti telematiche. Prende corpo nelle pratiche delle giovani generazioni
la via di fuga da due fenomeni legati e convergenti: la sconfitta del
precedente ciclo di lotte e l’incitamento a godere e consumare
immediatamente successivo.
Attraverso fonti orali e un’originale analisi storiografica, Resistenze innaturali
percorre le scene di Torino, Milano e Roma nell’intreccio tra punk e
sottoculture di strada, tra soggettività emergenti e processi politici
e comunicativi in radicale trasformazione. Frammenti, linguaggi
sommersi, un ampio apparato di foto e documenti d’archivio compongono
il mosaico di un decennio per molti versi ancora inedito.

Beppe De Sario (1973), storico e studioso
delle culture e dei movimenti sociali, ha conseguito il dottorato di
ricerca in sociologia e ha partecipato come attivista alle più
importanti manifestazioni di protesta dal G8 di Genova a oggi.

Prefazione di Luisa Passerini

pp. 240, illustrato

 16€

 Il Libro è disponibile all’Infoshop

  e in tutti i suoi eventuali & estemporanei punti vendita 

 all’interno del Forte Prenestino c.s.o.a.

 

 

 

23 Aprile ore21,00 presentazione del libro 

Sarà presente l’autore Beppe de Sario, Philopat, Duka, e ovviamente tutti quelli del Forte che sono stati intervistati nel libro. In più happenings a sorpresa!!!!!!