Uno Sciame di Ribelli [from carovana palestina 08]

(…)

Andrea della torre ha portato tutte
giocolerie, tra cui na cinquantina de cosi de gomma che rimbalzano… non
l`avesse mai tirati fori… per appropriarsene non se sa che gli hanno
fatto, e` dovuto scappa co sto sciame de ribbelli che urlavano per il
paese andrea` andrea` andrea` s`e` chiuso in casa co il sacchetto de sti
cosetti che avanzavano e non aveva il coraggio de usci`, allora ho preso
il sacchetto io pensando che alto e grosso non me potevano fa nulla… esco
co sto sacchetto in mano in alto e nessuno de loro c`arrivava… per 15
secondi netti. poi mi hanno abbattuto…

(…) 

 

estratto dalle mail della vittima dalla carovana in palestina marzo 2008

in più qui 

e qui

 

 

 



 

SIAMO APERTI

Si borbottava che quel posto fosse chiuso,che fosse diventatato un uomo invisibile e invece no,l’info shop ha carne e ossa e tornerà a mostrarsi più in sovrappeso che mai da martedì 28 Ottobre… ed è pronto a DIVORARVI.

 

fumetti,fanzine,libri bianchi,negri,neri,ortodossi ed eretici,erotici,lesbici,omosessuali,libri di banditi,di sistemi,di lumi di punk,di elettroshock e di povertà di rivincite e di cose mai successe,insomma libri da leggere,libri da assimilare per resistere al freddo dell’ignoranza….

                                                             …quindi…..          fai scorta che l’inverno è lungo...

David Foster Wallace R.I.P.

 

Uno così non resta in pace

 

 

 

Narratore, saggista e autore noto per la sua cupa ironia

 

Trovato morto impiccato lo scrittore americano David Foster Wallace
David Foster Wallace

David Foster Wallace

Lo
scrittore americano David Foster Wallace,46 anni,e’ stato trovato morto
impiccato nella sua casa a Clermont, nel sud della California. Secondo
la polizia, riferisce il NYT, e’ stata la moglie a scoprire il cadavere.

Narratore, saggista e autore noto per la sua cupa ironia, Wallace
aveva raggiunto fama mondiale 12 anni fa con il romanzo ‘Infinite
Jest’, libro-evento di oltre 1400 pagine (in Italia lanciato da
Fandango) che gli valse un finanziamento come ‘genio’ dalla MacArthur
Foundation.

Wallace aveva conquistato la notorieta’ col suo primo romanzo nel
1987, "La Scopa del sistema", per poi pubblicare la sua opera
principale nove anni dopo con "Infinite Jest" colossale monumento del
postmodernismo

Tra i suoi lavori tradotti in italiano  La Scopa del Sistema, (1987)
– Fandango Libri; La ragazza dai capelli strani, (1990) – Minimum Fax; 
Verso occidente l’impero dirige il suo corso, (2000) – Minimum Fax;
Infinite Jest, (1996) – Fandango Libri; Brevi interviste con uomini
schifosi, (1999) – Einaudi; Oblio, (2004) – Einaudi.

 

 

 




 

 

La lettura, il mutamento.

 

La lettura è un atto anarchico anche per il rapporto che stabilisce con
la cosiddetta realtà. A parte lo straniamento che induce una lettura
prolungata (al limite dell’incespicamento e dell’inettitudine), dice
Peter Bichsel: "È incontestabile che la lettura cambi il rapporto con
la realtà. Ma è anche risaputo che la nostra epoca considera ogni
mutamento del rapporto con la realtà pericoloso per l’ordine
costituito".

 

(cit. Beppe Sebaste: "Panchine. Come uscire dal mondo senza uscirne", Laterza)

 

 




 

Lettura consigliata


Da un sito di condivisione di foto:



Plagio

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Scattatta a
località senza nome
(Visualizza altre foto o video qui)

Commenti


Un cretino dice:

Chi conosce me e il mio photostream avrà
visto almeno una volta la foto del sangue (immagine di sinistra). Ebbene, della foto
si sono indebitamente appropriati i ragazzi
del centro sociale Forte Prenestino di Roma,
i quali l’hanno opportunamente modificata
tagliando qui e incollando li, facendone un
manifesto (immagine di destra) e inserendola
come immagine di apertura del sito del centro sociale .

Ora, premesso che non mi è stato chiesto
alcun permesso per utilizzare la foto,
premesso che se mi fosse stato chiesto io
l’avrei concesso senza alcun problema,
premesso che mi sento preso per il culo,
qualcuno ha dei suggerimenti? cosa mi
consigliate di fare?

Postato 7 mesi fa. 



 

 Lettura consigliata: 

Claude Guillon e Yves Le Bonniec SUICIDO
MODO D’USO –  ed. Nautilus

"Questo
libro che in Francia è stato acquistato da 200.000 persone ha contribuito
a sviluppare quel dibattito sull’eutanasia la morte dolce, l’accanimento
terapeutico che oggi nonostante i pesanti tentativi censori sta sviluppandosi
anche in Italia
Non è un libro che rivendica il “diritto al suicidio”
perché non c’è legge che neghi questo “diritto”
e perché chi intende togliersi la vita non ha bisogno del permesso
di alcuno. Ma chi intende negarsi alla sopravvivenza ha invece diritto
di darsi la morte senza inutili sofferenze e quindi sapere quello che
il potere medico rifiuta di far conoscere. La facoltà di praticare
un atto qualsiasi non è nulla senza gli strumenti che la rendono
operante e, in questo caso, è la conoscenza lo strumento che ci
è stato negato.
Ma non si fraintenda, questo libro non è un inno alla morte. E’
proprio il contrario. Pensare al suicidio come possibile termine della
propria esistenza, è possibile procurarsi una morte dolce è
predisporsi alla pratica quotidiana della libertà, è cercare
di operare da subito per la piena realizzazione della vita, è tentare
di goderne intensamente il suo presente è lottare per poterlo fare."
NAUTILUS Maggio 1988

 

..Ma il libro purtroppo è esaurito e fuori catalogo..

 

 

 

[comunicato]Caccia all’uomo a Forte Prenestino

 

Il MessaggeroIl Giornale , 

(immancabile) La  Repubblica

 

…. 

 

 

Comunicato sui fatti del 15 giugno
nel parco intorno al Forte Prenestino.

.

Stupisce come le autorità scoprano solo oggi la gravità di una situazione degenerata ormai da anni.
L’ultima volta che denunciammo il degrado presente nel parco che cinge
il Forte Prenestino risale al Gennaio 2007, quando un giovane
marocchino venne assassinato poco distante da dove stanotte è avvenuta
la sparatoria.

Fu in quell’occasione che decidemmo di consegnare al Municipio un
dossier completo di documentazione fotografica, reclamando una
illuminazione accurata del parco e l’immediata bonifica del fossato che
circonda il Forte, dove la vegetazione inestricabile è sfruttata da
alcuni disperati dediti – fra l’altro – allo spaccio.
Il dossier, registrato dall’ufficio di protocollo municipale, non ha
suscitato nessuna reazione, proprio come le tante comunicazioni verbali
presentate in precedenza.

Ad orologeria invece le dichiarazioni dei consiglieri di Alleanza
Nazionale, che soffiano sul fuoco dell’emergenza, cercando di
coinvolgere la nostra occupazione ventennale in una storia che non ci
riguarda, anzi.

La sicurezza che tanto reclamano i soliti "giustizieri della notte" non
si ottiene con le mastodontiche operazioni di polizia – peraltro
infruttuose – che abbiamo visto durante questa convulsa nottata, ma
tutelando quotidianamente uno spazio come quello del Parco di via delle
Palme, che, privo di illuminazione e delle dovute cure del servizio
giardini, diventa col buio un luogo pericoloso e inaccessibile.

Pericoloso e inaccessibile sarebbe stato anche il vecchio Forte
Prenestino, se molte persone non avessero deciso di occuparlo,
rendendolo con gli anni un luogo organizzato ed ospitale, aperto tutti
i giorni, fruibile in modi diversi sia dagli abitanti del territorio,
che dalle migliaia di giovani che vivono in questa metropoli. Un luogo
dove le molte culture si confrontano e sperimentano nuove forme di
convivenza tesa a costruire un mondo diverso e possibile.

Ricordiamo che chi vive in questo posto rischia quotidianamente la
propria incolumità (risale a pochi giorni fa l’ultimo "confronto"
fisico con chi approfitta delle condizioni del parco per arrichirsi) a
causa di una distorta interpretazione della sicurezza che si esprime
solo per reprimere gli effetti senza mai affrontarne le origini.

Respingiamo con fermezza il tentativo di trascinare il Centro Sociale
Occupato Autogestito Forte Prenestino in vicende generate da politiche
proibizioniste anacronistiche, che favoriscono il consolidamento delle
multinazionali del narcotraffico intente a sfruttare la disperazione
degli "ultimi della terra" per accumulare ricchezze e potere.


Reclamiamo con forza la costruzione di un tavolo partecipato dalle
istituzioni e dalle realtà sociali di Centocelle, per affrontare
pubblicamente le questioni relative alla riqualificazione del parco
intorno al Forte Prenestino.

c.s.o.a. Forte Prenestino
Roma, 16 / 06 / 2008

 


 

 



 


La Vittima comunica ancora [ex carovanapalestina]

 

...ieri invece io e vale siamo partiti alla volta di nablus,
passando per ramallah…
il viaggio rigorosamente fatto insieme
ai palestinesi sulle loro strade sgangherate,
sui loro taxi collettivi,
sui loro bus de na volta…
perche` sulle autostrade degli israeliani non ci vogliamo andare…
sulle autostrade della vita, nonci vogliamo andare…
noi solo vie dissestate lunghe e faticose, oh, tie`…
girare in queste terre anche senza parlare con nessuno
in ogni caso ti comunica na serie di aberrazioni
da lasciarti col nodo in gola…
a parte gli insediamenti beduini
che sono troppo carini e mi ci volgio documentare
su sti beduini che pare che stanno li`
senza un cazzo
se non le loro capre galline e orticelli
striminziti
senza rendere conto a nessuno e senza incularsi nessuno
in mezzo al niente…
e qui dove si dice niente significa niente…
poi si arriva su queste colline
apparentemente fertili coi mozziconi di alberi…
ve l`ho raccontata questa dei mozziconi di alberi?
nel dubbio lo rifaccio.
insomma tra ste colline
vedi vallate intere di quelli che una volta erano ulivi di almeno un par
de centinaia de anni tagliati a trenta centimetri da terra…
indovinate un po` chi li ha tagliati e di chi erano?
siccome c`e` una legge scritta unilaterlamente dai simpaticoni
che dice che se c`e` un terreno in stato di abbandono
loro se ne possono appropriare dopo qualche annetto
anche se sono all`interno dei teritotri destinati ai palestinesi,,
allora che fanno io genietti del male?
hanno tagliato tutti gli uliveti cosi` da dichiare
quelli terreni incolti
e poi metterci iloro ulivi…
paraculi no?
poi incontri le fonti,
che le riconosci perche vedi sti tubi
enormi che spuntano dal terreno con mega rotelloni
che aprono e chiudono i rubinettoni,
circondati da file di reti e filo spinato…
e indovinate chi e` che se le ciuccia tutte?
sempre loro…
che eroi…
vabbe` arrivati alle porte di nabulus
devi scendere da qualsiasi mezzo che ti ha portato li` perche` c`e`
il solito checkpoint per entrare ed uscire..
siamo entrati facile che ieri gli girava bene…
quindi riprendi il taxi e arrivi in citta`…
citta` antica valorosa e fiera…
da dove casualmente vengono la maggior parte dei guerriglieri, pare…
il suk (il mercato) nella citta` vecchia spacca,
la gente e` semplice e amichevole…
tutto costa la meta di quel poco che costa a gerusalemme e betlemme,
la coca cola uno sheckel, meno di venti centesimi,
il falafel due e mezzo.
abbiamo visitato la piu` antica fabbrica di sapone del mondo
col vecchietto proprietario che l`ha ereditata dal padre
e dal padre di suo padre che l`ha presa
dal padre e via dicendo fino al 1860…
novella sarebbe impazzita…
poi siamo passati all`hammam, il bagno turco,
l`unico ancora in piedi in questa parte del mondo
antico e troppo fico…
ovviamente l`abbiamo provato…
spacca….!
se non fossse che stavo per morirci dentro
la seconda sala erqa veramente troppocalda…
col vapore che non vedevi l`altro lato della stanza…
ma che siete matti…
poi il massaggio, il the…
wow…
niente pi altro giretto e via tornare indietro
che li` quanbdo imbunisce e` molto megli
non farsi trovare in giro…
i soldatiimboccano tutte le sere
e spesso ci scappa la sventagliata di mitra…
al check point come sempre
varco per gli internazionali
e fila lunga lunga per tutti gli altri…
noi ovviamnte coi palestinesi,
in fila, seria silenziosa e ordinata…
che se un soldato da` un ordine e non sei recettivo nell ascoltarlo,
sono allegri cazzi per tutti…
ci controllano e passiamo tranquillamente
anche se i soldati ci guardavano tra lo stupito e lo schifato
che ci trovavamo in mezzo a quelli che per loro sono bestie…
a vale l`hanno guardata malissimo col suo cappello da beduina…
ma chivesencula…
vabbe`
poi altro taxi, seguito poi da altro taxi,
e poi casa, qui sempre a betlemme,
al nostro caro centro sociale…
dove poi abbiamo visto la roma insieme a tutti qui
su maxi schermo, anche se qui sono tutti del barcellona,
e toccava fa un po` la roma e un po` il barca…
mamma mia che rosicata de partita…
ma vabbe` poi chiacchiere troppo belle con i tipi del posto…
e poi nanna…
oggi gerusalemme, domani mattina spianata delle moschee,
e poi jerico se gliela famo…
quindi bella li`…
ci si becca al prossimo contatto…
baci

lavittima