venerdi 6 novembre
OfflagaDiscoPax
in apertura:
C.S.O.A Forte Prenestino-via Federico Delpino-100Celle
La seconda puntata del 13/10/09
e la terza puntata del 20/10/09
sono disponibili qui
Forte DB sui 103,300 radiopopolare roma
ON THE RADIO
Forte DB è la trasmissione su
Radio Popolare Roma del c.s.o.a. Forte Prenestino occupato dal 1 maggio del
1986 a Centocelle. Roma.
Forte Db, come Database della
storia di questo centro sociale,venticinque anni dalle origini dell’occupazione
ad oggi; dall’humus ‘centocellino’ che ha portato all’occupazione agli oltre
venti laboratori attualmente attivi, attraverso iniziative che hanno coinvolto
migliaia di persone.
Forte db, come decibel per la
selezione musicale cronologica dal 77 ad oggi
e come la forma artistica
principale, quella musicale, scelta dal
Forte per rappresentarsi.
Forte DB, come Dal Basso
la mappa dei laboratori
presenti e attivi all’interno del forte, il racconto dell’esperienza ormai
venticinquennale di autogestione, dei risultati buoni e meno buoni raggiunti,
comunque senza mai scendere a compromessi con le istituzioni.
Inoltre ricette, appuntamenti
fortigiani e attualità eventuale.
Tutti i martedi dalle 15,35
alle 16,30 RADIOPOPOLAREROMA 103,300
QUI SOPRA CLICCA SULLA RADIO PER ASCOLTARE LA PRIMA TRASMISSIONE (6/10/09)
CON AMORE E CON RABBIA
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Le minacce e le menzogne non ci hanno mai spaventato,
le minacce e le menzogne dei ‘giornalari’ al soldo di palazzinari, al loro
soldo non perchè sono venduti, ma perche sono i loro veri proprietari,
le chiamano "Campagne Stampa", campagne nel senso di "guerre",
questi stessi giornalari che tra qualche giorno, finito il circo del lutto nazionale,
andranno a manifestare per la libertà di stampa.
In questo momento il sindaco è un ectoplasma e la città di Roma è
direttamente sotto il controllo dei costruttori che sono anche proprietari dei
giornali, dei poteri "storti" e della loro manovalanza neofascista,
sempre gli stessi nomi, le stesse facce.
Libertà immediata per tutti i detenuti.
c.s.o.a. Forte Prenestino
FORTE PRENESTINO C.S.O.A. è IMPEGNATO IN UNA CAMPAGNA DI LAVORI E RISTRUTTURAZIONI DI ALCUNI IMPORTANTI LOCALI INTERNI
MA LE DUE PIAZZE D’ARMI SONO SEMPRE APERTE E ACCESE (LA SERA)
..ASPETTANDO…
Roma 2009 est un festival autogéré de trois jours où les formes de
vie alternatives et collectives se croisent. Une rencontre culturelle,
politique, artistique et sociale qui aura lieu les 16, 17 et 18 octobre
2009 à Rome au Forte Prenestino
Les trois jours de rencontres à Rome au Forte devraient réunir des
squats de Bruxelles, Berlin, Barcelone, Paris et Rome pour une première
expérience européenne.
Amour et conspiration
GRAN TORINO (USA 2008)
di Clint Eastwood con Clint Eastwood, Cory Hardrict, Geraldine Hughes, Brian Haley
Un veterano della guerra in Korea, Walt Kowalski, vive in un quartiere
popolato proprio da koreani. Il suo carattere difficile, lo ha portato,
negli anni, ad allontanarsi dai suoi famigliari, ed ora che nel suo
quartiere si sta scatenando una banda tra bande rivali, si ritrova
sempre più solo. Quando, però, le schermaglie arrivano ad interessare
il suo vicino di casa, nonostante questi cerchi di rubargli la sua Ford
Gran Torino del 1972 custodita gelosamente in garage, Kowalski,
interviene in sua difesa, mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Per questo gesto l’uomo viene considerato un eroe, e per ringraziarlo,
i suoi vicini, cercheranno di aiutarlo a riportare l’armonia con i suoi
familiari.
LA BANDA BAADER-MEINHOF (Ger 2008)
di Uli Edel con Martina Gedeck, Moritz Bleibtreu, Bruno Ganz
Germania occidentale, anni 70. Bombe, attentati mortali insieme alla
paura e alla minaccia di un nemico interno scuotono le fragili
fondamenta della giovane democrazia tedesca. I più radicali figli della
generazione nazista guidati da Andreas Baader, Ulrike Meinhof e Gudrun
Ensslin combattono una violenta guerra contro ciò che percepiscono come
la nuova faccia del fascismo: l’imperialismo americano sostenuto dalle
istituzioni tedesche nelle quali ancora agiscono uomini dal passato
nazista.
Estate 2009. Presidiare "obiettivi sensibili" non è più l'unico
compito dell'esercito italiano a Roma.
Sfidando l'afa, vagano per la città plotoni di militari armati di
tutto punto, scortati dalla polizia. Quali vitali interessi proteggono
pattugliando strade, piazze e parchi della capitale? In molti se lo
domandano. In pochi riescono a fornire risposte convincenti.
E' la sicurezza, baby!
Eviteremo di ammorbare con l'ennesima analisi sulla "deriva
securitaria". Lo spettacolo lo abbiamo tutte e tutti davanti agli
occhi, ed è desolante. Ci preme però segnalare un pardigmatico
episodio avvenuto nel parco del Forte Prenestino durante la torrida
mattinata del 31 Luglio.
Ore 10:30.
Tre "Defender" dell'esercito carichi di soldati in assetto da guerra
oltrepassano la sbarra che delimita l'ingresso del parco. Davanti una
volante della polizia apre la colonna. Mamme e bambini tornano verso
casa. Oggi giocano i grandi.
Apparentemente spaesati i militari si fermano al primo ostacolo dando
vita ad un improvvisato check-point. Si piazzano in formazione.
Prendono possesso del territorio. Anche gli ultimi frequentatori del
parco si allontanano più preoccupati dei troppi mitragliatori spianati
che dell'impennata della temperatura.
Qualcuno si avvicina al drappello per capirne le intenzioni, ma la
risposta si tramuta in domanda: "Questa è una missione anti-immigrati:
vogliamo entrare all'interno del Forte per proseguire l'operazione".
"Negativo. Qui non si entra. Avete il mandato del magistrato?",
chiediamo, ma loro nicchiano. Non sembrano troppo convinti, nonostante
il minaccioso apparato scenografico manco fossimo in Afghanistan. Dopo
un'ora di stallo e l'identificazione di tre attivist* del centro
sociale, la compagnia fa dietrofront, alzando una nuvola di polvere
nel parco ormai deserto.
Un ennesimo spot "securitario" messo in scena dal governo e insieme un
avvertimento mafioso verso gli spazi occupati, nella giornata in cui
la lotta per la casa veniva duramente repressa.
Colpi di teatro del papi-satiro e della sua cricca di veline e peones
protagonisti di un governo svuotato di legittimità. Le grandi manovre
di un potere sempre più piccolo, ma non per questo meno pericoloso,
che per mantenere controllo e consenso deve ricorrere all'esercito.
Il Forte Prenestino è uno spazio aperto, attivo e reattivo, che
continua ad organizzare iniziative anche nel mese di Agosto,
praticando l'autogestione e senza usare il denaro dei cittadini. Tutto
il contrario di queste risibili marcette militari, desolante
spettacolo sovvenzionato dal denaro dei contribuenti.
Mentre c'è un caldo da fare schifo.
Centro Sociale Occupato Autogestito "Forte Prenestino"
THE MILLIONAIRE (GB/USA 2008)
di Danny Boyle con Mia Drake, Imran Hasnee, Faezeh Jalali, Anil Kapoor
E’ il momento della verità negli studi dello show televisivo in India
"Chi vuol esser milionario?". Davanti ad un pubblico sbalordito, e
sotto le abbaglianti luci dello studio, il giovane Jamal Malik, che
viene dagli slum di Mumbai (Bombay), affronta l’ultima domanda, quella
che potrebbe fargli vincere la somma di 20 milioni di rupie.
INSIDE G8, MENTRE I GRANDI CENANO.
video-document-azione delle mobilitazioni durante il G8
+ MEGUNICA (Ita 2008)
di Lorenzo Fonda (docu-trip sull’arte di Blu in Sud-America – Director’s cut 80′)
Il "viaggio artistico" di BLU tra Messico, Nicaragua, Guatemala, Costa Rica e Argentina.
Un road-trip eccezionale, raccontato grazie alle immagini del
film-maker Lorenzo Fonda e ai disegni di BLU. Un backstage
ell’esperienza di BLU e un’indagine sociale sul movimento artistico
underground locale. Un film-documentario che nell’arco di pochi mesi ha
ricevuto
riconoscimenti nei festival italiani oltre ad aggiudicarsi premi al
Doc/Fest di Sheffield, all’International Documentary Festival di Taiwan
e all’International Film Festival di Amsterdam. Recentemente presentato
dal Trauma Studio, in occasione del NODE FEST 2009.
venerdi 31 luglio |
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CENTOCELLE CITY MOVIES SPECIAL EDITION
ARENA CHIRINGUITO ore 22.30
proiezione del docutrash
UNA MONTAGNA DI BALLE
(72 min., colore, giugno 2009)
Un’autoproduzione di InsuTv, telestreet dei movimenti campani
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Ma dove finiscono i rifiuti campani?
Quali sono le ferite di una terra bruciata e i danni alla salute di milioni di persone?
Il più grande disastro ecologico dell’Europa occidentale raccontato dalle voci delle comunità in lotta.
L’assalto ai fondi pubblici, le zone d’ombra della democrazia, il
fallimento della “differenziata”, le infiltrazioni delle ecomafie e le
proposte di chi si interroga seriamente sulle alternative.
E se “vivere in emergenza” fosse solo una strategia per accumulare profitti!?
“Una Montagna di Balle” è un documentario completamente autoprodotto da
InsuTv, telestreet no-profit creata dai movimenti napoletani, forse la
prima esperienza di questo genere in Campania e nel Sud Italia.
Grazie a materiali girati negli ultimi 6 anni e a una serie di
interviste di complemento ad esperti e testimoni chiave, si sofferma
sulla dialettica sociale e politica intorno alla gestione di una
cosiddetta “crisi rifiuti” che ha fatto parlare il mondo.
Una presa di parola attraverso anche le voci e le lotte dei
protagonisti, oltre le troppe censure che questa battaglia per la
democrazia e la salute ha incontrato.
La voce narrante di Ascanio Celestini e i resoconti di una radio
immaginaria fanno da congiunzione tra le rivolte di popolazioni che si
sentono espropriate della democrazia e la ricostruzione degli interessi
e delle truffe consumate sulla pelle dei cittadini.
Una vicenda che nelle sue implicazioni giudiziarie e sociali appare niente affatto chiusa!
Il documentario, per altro, si propone di sostenere la campagna contro il finanziamento pubblico agli inceneritori.
L’autofinanziamento del documentario è stato anch’esso un esperienza
innovativa, attraverso la prevendita di 600 copie grazie alla
piattaforma web “produzioni dal basso”.
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INSIDE G8, MENTRE I GRANDI CENANO.
Roma 9 luglio 2009; presidio di
fronte al Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di Ponte
Galeria, mentre i grandi della terra celebrano se stessi davanti alle
televisioni di tutto il mondo.
Nei CIE sono attualmente rinchiuse
persone prive di regolare permesso di soggiorno, in sovraffollamento,
senza alcuna assistenza medica ne’ legale, per un periodo che puo’
arrivare fino a 18 mesi.
Queste persone sono considerate clandestine e pertanto non hanno diritto ad una vita.
La clandestinita’ non puo’ essere reato, e’ una condizione imposta da politiche xenofobe e razziste.