11/feb ‘I Semi Del Suicidio’ a Forte Prenestino

giovedi 11 febbraio

 



a cura dell’Infido Infoshop dalle ore 19,30 aperitivo e presentazione del libro

 
 
SEMI DEL SUICIDIO

 
I costi umani dell’ingegneria genetica in agricoltura.

di Vandana Shivaa cura di Laura Corradi – Odradek Edizioni


intervengono: Laura Corradi, Ambra Pirri (giornalista e scrittrice), Giuseppe Barbera (docente di colture arboree),
Piero Pagliani (filosofo, collaboratore dell’Università di Calcutta),
connettivo terraTERRA.
 
 
a seguire
dibattito e proiezione del video LA GRAZIA E LA VIOLENZA di Piero Pagliani
 
 
 
 

Vandana Shiva (Dehra Dun, 1952)
Fisica di formazione, è conosciuta nel mondo come scienziata ambientalista.
Nel 1993 vince con Ralf Nader il premio Nobel alternativo per la pace
come presidente dell’International Forum On Globalization. Attiva
contro contro il neoliberismo, ha scritto molti libri, tradotti anche
in italiano, tra cui: Sopravvivere allo sviluppo 1990, Monoculture
della mente 1995, Biopirateria. Il saccheggio della natura e dei saperi
locali 1999, Vacche sacre e mucche pazze 2001, Le guerre dell’acqua
2004, India spezzata 2008.
Dirige la Res and Ecology e il progetto per la biodiversità, Navdanya.

Laura Corradi (Milano, 1960)
Insegna ‘Sociologia della Salute e dell’Ambiente’ e ‘Studi di Genere’ all’Università della Calabria.
Ha pubblicato diversi testi tra cui: Il tempo rovesciato, Il rischio
dell’amore, Le città just-in-time, Nuove Amazzoni, Sociologia e
Globalizzazione, Salute e Ambiente.

Il libro (dalla quarta di copertina):

Questo
libro parla dei costi ecologici ed umani del neoliberismo, del suicidio
di decine di migliaia di contadini, ed è la sintesi di più sforzi di
ricerca, studi indipendenti, inchieste sindacali, dati ufficiali e
fonti giornalistiche, risultato di un impegno della Research Foundation
on Science, Technology and Ecology (Rfste), diretta da Vandana Shiva.


Quattro attori sul palcoscenico: stato, banche, multinazionali e
contadini avvolti in una spirale – letale per questi ultimi.
Le
multinazionali con le loro diramazioni a livello locale, si sono
garantite una distribuzione capillare di sementi ibride transgeniche, e
tirano le fila del prestito ad usura.
L’agricoltura industrializzata diviene una economia della guerra delle
multinazionali contro i contadini: l’esistenza di brevetti sulle
sementi implica un controllo sociale che solo uno stato di polizia può
assicurare, e dove i contadini diventano i criminali.
Proprio le sementi Ogm stabiliscono un limite – e un crinale di rischio
– imposto dal capitale all’intera umanità, non soltanto agli
agricoltori che si ritrovano a coltivarle.
Con gli Ogm, infatti, la logica implacabile del profitto spezza la
riproduzione stessa della vita per consegnarne le chiavi all’industria
capitalistica. Ovvero ai suoi successi, ai suoi fallimenti, alle sue
crisi finanziarie.
Queste sementi non si riproducono con la coltivazione. Bisogna produrle
in fabbrica. Un prodotto bioingegneristico sbagliato o un crunch
creditizio potranno dunque interrompere in qualsiasi momento il ciclo
riproduttivo ormai de-naturalizzato e consegnarci una carestia
direttamente proporzionale all’espansione raggiunta dalle coltivazioni
Ogm.
Il suicidio di massa dei contadini indiani anticipa perciò in qualche
misura questa corsa al suicidio dell’umanità consegnata mani e piedi al
modo di produzione capitalistico e interroga ultimativamente la cultura
dell’Occidente.
Il suicidio è segno di insuccesso della società: indica il fallimento
di un sistema basato sull’egoismo, un modo di produzione della
ricchezza che antepone il profitto di pochi al benessere generale.

il video:
"La grazia e la violenza" è basato su un’intervista a Mahasweta Devi
(candidata indiana al Nobel per la Pace) conversazione commentata dalle
drammatiche immagini del conflitto nel Bengala Occidentale (India): una
lotta drammatica dei contadini di Singur e Nandigram contro i progetti
di esproprio dei loro terreni per far posto a multinazionali indiane e
straniere, che ha visto episodi raccapriccianti e veri e propri
massacri totalmente ignorati dai media.

 

 

 



 

TO SHOOT AN ELEPHANT

 
 
TO SHOOT AN ELEPHANT
 
 
 
 
film-documentario di Alberto Arce e Mohammad Rujeilah
Una delle poche testimonianze visive di quanto successo a Gaza nel dicembre 2008 e
gennaio 2009

MERCOLEDI 27 GENNAIO
inizio proiezioni ore 21.30

.
PER NON DIMENTICARE.


A un anno dall’operazione “Piombo Fuso”, l’attacco militare israeliano
a Gaza che ha causato 1500 morti e più di 5000 feriti, la popolazione
palestinese nella Striscia vive ancora oggi una situazione drammatica.

Il numero delle vittime continua a salire, non cessano le incursioni
militari israeliane nel territorio, si soffre la fame e manca di tutto,
dal cibo alle medicine ai beni di prima necessità.
Un embargo pesantissimo impedisce l’arrivo degli aiuti e la ricostruzione.
Ogni tentativo di spezzare l’isolamento palestinese viene ostacolato;
la Gaza Freedom March, iniziativa internazionale cui hanno aderito più
di 1500 persone con l’obiettivo di rompere l’assedio della Striscia,
è stata fermata in Egitto e le è stato impedito di proseguire.
Nonostante la fine ufficiale delle operazioni di guerra poco è cambiato.

“To shoot an elephant”
è un film-documentario di Alberto Arce e Mohammad Rujeilah, premiato lo
scorso novembre al Festival dei Popoli di Firenze, e presentato in
tutto il mondo in occasione dell’anniversario
dei bombardamenti israeliani su Gaza.

Le immagini del film sono una delle poche testimonianze visive di
quanto successo a Gaza nel dicembre 2008 e gennaio 2009, quando si
scatenò l’offensiva nel silenzio quasi completo dei media.
Soltanto il corrispondente di Al Jazeera trasmetteva, via TV e social
network, immagini sconosciute al resto del mondo, ignaro, indifferente
o semplicemente “impedito” da Israele a mandare giornalisti sul posto
per documentare quando accadeva. Alberto Arce, spagnolo, era lì a Gaza
e le immagini di “To shoot an elephant” sono la sua testimonianza.

Arce, consapevole del problema “distributivo” di cui le immagini su
Gaza hanno sofferto e soffrono ancora, ha deciso di rilasciare il suo
film sotto licenza Creative Commons per permettere a chi fosse
interessato,
nel mondo intero, di scaricare legalmente il film, copiarlo,
proiettarlo in pubblico, distribuirlo, tradurlo, alla sola condizione
di citarne la fonte originaria e rilasciare il prodotto finale sotto lo
stesso tipo di licenza.

In questo modo Arce e Rujailah stanno diffondendo il loro film ovunque,
e il 18 gennaio scorso è stata organizzata una proiezione globale, in
contemporanea in diverse città, con lo scopo di commemorare il massacro
di Gaza e invitare il mondo a non dimenticare.

Noi del forte, anche se un po’ in ritardo, vogliamo sostenere il film e partecipare all’iniziativa.

Il film è scaricabile legalmente:
http://thepiratebay.org/torrent/5249337/To_shoot_an_elephant

 

 

 

 



 

JAZZin FORTE: RITA MARCOTULLI live

 

VENERDI 22 GENNAIO

 

Rita Marcotulli live 

 

 

 

Rita Marcotulli è una pianista jazz, una delle più richieste
a livello internazionale, ma non solo questo. Assembla, arrangia, inventa,
come tutti quelli che suonano il pianoforte e scrivono musica. Il suo
progetto piano solo (inciso in un disco del 2006 The light side of the
moon)
è la storia di una confidenza, un perdita dei sensi intima e privata.
Non vuole essere compresa attraverso gli strumenti della tradizionale
logica di lettura della musica. Presenta un live che si basa su una precisa
pratica musicale fatta di narrazione e "versatilità consapevole",
la natura sostanziale del Jazz.

 

 http://italia.allaboutjazz.com/php/article.php?id=845

http://italia.allaboutjazz.com/italy/reviews/r0303_013_it.htm

 http://www.ejn.it/mus/truffaut.htm

 

poi…

HOT CLUB DE ZAZZ swing

 

 e freestyle a finire…… 

 

 

                

  

       

       

    

 



 

Cinema Forte: “Rock e Rolla!” gen. feb.010

cinemaforte presenta

       ROCK E ROLLA! 

ROCK E ROLLA!
la nuova rassegna di GENNAIO/FEBBRAIO 2010

 
inizio proiezioni ore 22,15 – ingresso euro 1,50

prima del film cortometraggi autoprodotti
in funzione Taverna, Pub 12deTutto, Enoteca terraTERRA


PROGRAMMA


giovedì 21 gennaio
FAI LA COSA SBAGLIATA di Jonathan Levine – con B. Kingsley, J. Peck, F. Janssen (USA 2008) 96′
New York, 1994: una città in cui pulsa il movimento hip hop, una città
il cui sindaco Rudy Giuliani sta utilizzando metodi controversi per
affrontare il problema del crimine e dei senza tetto. Proprio come la
loro città, Luke e il dottor Squires devono risolvere i loro problemi.
Nel tentativo di aiutarsi l’un l’altro a trovare la felicità, Luke e il
dottor Squires, scoprono di avere uno scopo in comune: fare sesso.
Questa ricerca li porterà da un quartiere all’altro.

giovedì 28 gennaio
UNA NOTTE DA LEONI
di Todd Philips – con Ed Helms, Heather Graham, Bradley Cooper (USA 2009) 100′
Due giorni prima del suo matrimonio, Doug si reca in macchina a Las
Vegas con i suoi due migliori amici Phil e Stu insieme al suo futuro
cognato Alan, per un sensazionale addio al celibato che giurano di non
dimenticare mai. Ma quando i tre testimoni dello sposo si svegliano
l’indomani mattina con un mal di testa atroce, non ricordano più
niente. La loro suite di lusso è completamente distrutta e lo sposo è
sparito. Senza avere la più pallida idea di cosa sia successo la notte
prima, il trio deve in qualche modo ritrovare Doug e riportarlo a Los
Angeles in tempo per il suo matrimonio. Ma più vanno avanti nella loro
ricerca, più si rendono conto dei guai in cui si sono cacciati.

giovedì 4 febbraio
EX DRUMMER
di Koen Mortier – con Dries Van Hegen, Norman Baert (Belgio 2007) 90′
Un film dedicato al mondo della musica Rock-Punk con un cast di attori
sensazionale, tratto dall’omonimo best-seller fiammingo di Herman
Brusselmans.
Tre musicisti disabili, drogati marci, stanno cercando un batterista
per la loro Rock band. Dries, un famoso scrittore, sembra l’uomo giusto
per partecipare al più grosso raduno di musica fiammingo. Una gara
senza esclusioni di colpi. È necessario che anche Dries abbia
un’invalidità: così si inventa di non saper suonare la batteria.
Nascono i The Feminists. Gli altri membri della band sono: Koen, un
violento stupratore; Ivan, un rozzo tossico finto sordo; Jan, un
omosessuale con
complessi materni. Dries viene risucchiato dal fascino che prova nei
confronti dei The Feminists. Ma lo stesso cercherà di manipolarli fino
a portarli ad odiarsi spietatamente l’un l’altro. Però la verità non è
come appare.

giovedì 11 febbraio
ROCKENROLLA
di Guy Ritchie – con Gerard Butler, Tom Wilkinson, Thandie Newton (UK 2008) 114′
Bassifondi di Londra:il business immobiliare è considerato il più
redditizio, anche più della droga. Chiunque voglia entrarvi deve fare i
conti con Lenny Cole, gangster navigato, che sa come arrivare ai suoi
scopi. È lui a truffare due piccoli delinquenti (OneTwo e Mumbles) nel
loro approccio al mercato e a renderli suoi debitori. Il problema nasce
quando questi iniziano a derubare gli emissari di un investitore russo
(Yuri Omovich) che sta trattando con Lenny (grazie alle soffiate della
consulente di quello) e quando il quadro portafortuna del magnate
sovietico, temporaneamente prestato al socio britannico, sparisce,
misteriosamente rubato.

in sala cinema
inizio proiezioni ore 22,15
prima del film cortomentraggi autoprodotti
ingresso a sottoscrizione eu 1,50

 

 

 

 



 

JAZZ’in FORTE

JAZZ in FORTE è musica jazz a frontiera mobile, 12 concerti e 6 serate, ogni due venerdì.

Una rassegna che si basa su una programmazione di qualità (dallo swing al free jazz) e sulla realtà

di uno spazio libero e indipendente.

Un’espressione di quello che il jazz è stato da sempre:

una rottura con gli schemi stretti della cultura dominante.

VAI AL SITO



I Report del Duka: da COPenaghen

 
 
Domenica 13 dic
Ciao carissime/i, ieri durante il corteo non e´ successo nulla di  
quello che sembra, non abbiamo rotto vetrine, bruciato banche, menato  
alle guardie ne abbiamo scopato, tornati al campo, la notte. Sono  
bastate due vetrine scheggiate e un sercio su un blindato, per fare  
scattare gli sbirri che, con una tecnica di divisione dello spazio in  
triangoli, blindavano cosi 900 manifestanti in pochi minuti senza  
colpo ferire. Io e il mio compagno/operatore, stavamo girando e  
riprendendo lö spezzone black, camminando in mezzo a loro quando la  
poliziae'partita e ci ha blindato in 400. Fatti sedere per terra io e  
ilmio operatore chiedevamoalle guardie dilasciarci andare in quanto  
stampa, il poliziotto non ci credeva ma poi arriva per culo un nostro  
compagno di viaggio napoletano con tesserino parruccato da giornalista  
ma ancora non basta per essere rilasciati. Ma il culo a volte non ha  
limiti, arriva la provvidenziale telefonata, da Onda Rossa, del Sego  
che voleva una diretta radiofonica. Parte la mia diretta per ROR,  
Manuel inizia a riprendermi e la parrucca e'pronta "I am italain  
giornalist"la sbirraglia non crede ai suoi occhi: nonostante il mio  
completo nero Armani io ero un giornalista e veniamo rilasciati.  
Appena liberi incontriamo Peppe, Manolo e Jacopo la manifestazione era  
finita e quelli fermati ormai vaenivano tratti in arresto, un fermo di  
almeno 12 ore li attendeva. Incontriamo Andrea del Forte con un triste  
annuncio hanno bevuto Dario, Alessandra, Damiano e Ovidio, il Romeno  
del Magical Mistery Tour, meta'equipaggio dei nostri 2 camper era  
blindato, Andrea era l'unico che aveva motivo per rallegrarsi, quella  
notte avrebbe dormito comodo: nel suo furgone era rimasto solo.  
Andiamo a Crhistiania negli studi della loro tv, avevano lasciato una  
stanza per noi, li iniziamo chi a  lavorare al film e chi ai telefoni  
per chiamare gli avvocati e i parenti degli arrestati. Io andavo  
invece in missione a comperare la purple. Alle nove ero insieme a  
Jacopo, Mauro il napoletano e Andrea sotto un commissariato a  
manifestare per la liberta'dei nostri compagni.
Arrivati al commissariato per la manifestazione, capiamo che e' la  
solita sfiga, se prima degli arresti eravamo 100.000 ora siamo solo  
200: gli amici, le fidanzate/i e i genitori dei bevuti. Con noi  
innumerevoli poliziotti e, ancora peggio, 2 cantautori sul camion che  
mi hanno scassato i coglioni fino alla carica delle guardie che  
metteva fine alla sofferenza, delle mie orecchie, sbaragliando il  
corteo. In nottata avrebbero rilasciato tutti i fermati tranne 3  
compagni,2 danesi e un francese, che venivano tratti in arresto.  
Questa mattina alle 12 due concentramenti uno di via campesina e una  
con ambizioni velleitarie: bloccare il porto della citta´. Io non  
potevo non partecipare alla seconda punta, sono un super eroe senza  
super poteri, parte il corteo direzione porto. La manifestazione  
viene,dopo poco, fermata, circondata e blindata. Sono di nuovo parato,  
le guardie manganellano e sequestrano il camion, non mi perdo d'animo  
sto aspettando la mia occasione, nessuna guardia mi sta guardando salgo  
sopra un muretto e mi butto di sotto, atterro sul prato e via di  
corsa, l'allenamento fatto prima di partire funzionava, ero in fuga  
nel parco. Attraversata la villa, sbuco in un quartiere residenziale e  
borghese, vedo un bar per piacioni, entro e mi spoglio ordino un  
caffe'e poi di corsa a cacare. Esco dal locale ma e'impossibile  
lasciare la zona, passo davanti a un ristorante Thai,molto stiloso,  
imbocco e ordino una zuppa al latte di cocco e gamberi, mangio e mi  
faccio chiamare un taxi per raggiungere cosi'il media center. Arrivato  
vengo a sapere che Mauro e'in stato di fermo. In questo momento,  
mentre vi sto scrivendo, e'in corso il solito corteo per la  
liberta'degli arrestati.  

Baci da Hans il Rosso duke of Midgard

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lunedi 14/ martedi 15 dic   
 Una notte alla playstation
Ciao carissime/i Bastardi senza Gloria, ieri notte dopo avere  
rifiutato l'invito a cena di Naomi Kline, stavo nei bar in festa di  
Crhistiania a farmi le canne di nepalese, quando un boato annunciava  
l'inizio del "baby riot". Subito dopo barricate(fiacche) in strada,  
davanti gli ingressi del villaggio/ospizio per hippy incartapecoriti,  
sasssi, bottiglie vuote e bomboni verso il plotone di sbirraglia,che  
si teneva ben lontana, sembrava di stare a fontana di Trevi dove tutti  
i turisti tirano la monetina. All'arrivo della polizia davanti gli  
ingressi, rapida ritirata dei rivoltosi dentro Crhistiania e una  
Molotov pro forma sul cancello, ormai occupato dalle guardie, e  
qualche gas lacrimogeno di risposta. Tempo dopo quando tutti erano  
tornati nei bar il rastrellamento. La polizia entrava a Crhistiania,  
davanti gli occhi increduli di chi pensava che dentro il villaggio ci  
fosse l'immunita'. Gli sbirri entravano nei locali e ci arrestavano.  
Ho passato una notte, con almeno duecento persone provenienti da tutto  
il pianeta, dentro delle gabbiette per polli dell'Ikea. Il mio  
gruppetto che sta girando una docu/fiction sul vertice filmava, grazie  
a un cellulare nascosto, la nostra detenzione. In mattina ormai liberi  
siamo tornati al campo e dopo un po' iniziava a nevicare, il natale e'  
piu' bianco a Copenaghen.

......


..............La sbirraglia si prepara al corteo
Scusate bellissimi/e drughi, per la seconda mail della giornata. La  
polizia si prepara per domani e' gia' si mobilita contro, il "Reclaim  
the Power", il corteo di domani. In questo momento arrivano al media  
center, dove mi trovo, notizie che riguardano l'imbocco delle guardie  
al Klimate Forum (il social forum delle ong, dei partiti di sinistra,  
delle associazioni e dei sindacati) dove hanno arrestato 35 persone. 

 

duka_______________________________________________
 
 
http://www.archive.org/details/DenmarkAsGuantanamoInsideThePrison
http://www.archive.org/details/14122009Copenhagen.ClimateJustice-NoBorder
 
e qui le foto nella prigione 
http://nocop.italy.indymedia.org/node/1235
 
 

 


 

Report Fortigiani da Copenaghen

 
 

Lunedi 14 dic.
 
ohi..
oggi e andata un po meglio,
alla manifestaz c`era piu gente di ieri
e si e andat@ oltre il percorso autorizzato senza troppi problemi ne fermi
di massa
Qui la situa e abbastanza incasinata
i danes@ sono meno efficienti del previsto
la logistica funziona abbastanza
ma l-organizzazione delle manifestazioni sembra abbastanza delirante
le cose previste nn succedono mai
e il tutto si trasforma in grandi bevute di massa..
Vabbe di sabato gia saprete..
e stata la cosa piu assurda
c`era stato un po di casino prima del corteo
ma niente di che
e hanno sequestrato un intero spezzone 
separandolo chirurgicamente dal resto del corteo 
(ed era molto grosso quello di sabato,un sacco di gente)
e arrestando tutt@ indiscriminatamente..
noi nn ci potevamo credere..
Hanno cominciato a prendere le persone una ad una, con lentezza e metodo,
senza che nessun opponesse resistenza
Ci hann messo tutt@ sedut@ sull`asfalto 
incastrat@ uno con l`altro
e ammanettat@  con le fascette dietro la schiena,
una posizione scomodissima  
immobili al gelo..
tutto questo e durato per ore...
non ne potevamo veramente piu
io avevo piedi e mani congelate,
e le articolazioni tutte indolenzite
pochissime persone riuscivano a farsi portare al bagno,
un paio si sono pisciate addosso..
Uno accanto a me ha avuto un attacco epilettico 
Dai palazzi sopra qlcn ha cominciato a proiettarci sul muro di fronte
immagini e frasi..
ripetevano i nostri slogan
(LET THEM GO..  e THIS IS WHAT DEMOCRACY LOOKS LIKE..)
dopo un paio d`ore anche THIS IS TORTURE..)
dai piani alti ci offrvano di farci usare il loro bagno..
Cmnque alla fine stavamo sbroccando,
la gente ha cominciato a rialzarsi e c`era agitazione nell`aria,
alla fine (dopo un ora di attesa dall`ultimo fermo)
son arrivati i bus e sempre ammanettat@ dietro
ci hanno portato davanti ad una stazione di polizia fuori cop
Erano generalmente gentili ma la situazione era assurda
e il trattamento disumano
Io sono riuscita a sfilare una mano dalla fascetta
e a mandare un paio di sms che eravamo stati presi tutti e 4 
(eravamo io damiano dario e ovidio)
manolo giulia andrea e gli altri 
erano in giro a fare riprese
e si sono subito attivati
Poi la situa e diventata piu rilassata,
ci hanno messo le fascette davanti piu larghe
e ci si poteva muovere
io ovi e dario nn siamo scesi mai dal bus
damiano invece e stato portato dentro e interrogato
all`interno ha visto le persone messe nelle gabbie
(ci sono due foto prese da dentro fatte il giorno dopo,
da uno di napoli preso domenica)
alla fine ci hann rilasciato (quasi tutt)
verso mezzanotte
Ieri altra giornataccia
qui sono caricati post foto e video
http://nocop.italy.indymedia.org/
il "nucleo media" funziona alla grande
immangini foto e racconti quasi in tempo reale..
Mo vado che c`e assemblea x il 16
e poi festa a christiania stasera
anche se siamo tutt@ abbastanza stanch@ e provat@
Grossa delusione la connessione internet
io sto scrivendo dal mediacenter che sta verso il centro
ma x es al campo deve stiamo noi nn c`e rete..
..nn mi aspettavo sta defaillance..
Italiani ce n`e molti
sarebbe da aprire un capitolo a parte, ma un`altra volta
Cmnque lo spirito e positivo
nonostante la repressione preventiva messa in atto
sia una pressione molto forte
pero almeno non menano, 
non ti sfasciano la telecamera o la testa
(almeno per ora) e li puoi riprendere abbastanza tranquillamente anche da
vicino
certo pero non ti fanno muovere
e ti fermano in continuazione..
io solo nelle prime 36 ore a cope
ho collezionato 4 parate e un arresto..

 

 

alla prossima,
vediamo come vanno i prox gg..
 
----    
 martedi 15 dic

ohi, ieri verso le 20 ero stata ottimista,
ma la giornata nn era ancora finita..
e la bevuta quotidiana nn e mancata!
stavamo a Christiania
quando sono scoppiati i botti
prima fuori poi dentro..
e` seguito rastrellamento
noi siamo stati fra i primi bevuti,
ci eravamo rifugiat@ in una specie di locale
dopo il lancio dei lacrimogeni,
le guardie sono imboccate poco dopo
e una stronza del posto ci ha indicato e fatto prendere..
Grande rosicata, ci hanno subito ammanettati e messi in fila.. 
nella foto ci sto pure io: 
siamo in fila andrea duka black cat iacopo poi un pisquo, 
una pisqua polacca, uno dell`aquila che nn si vede e io dietro alla
guardia
si vede solo la giacca grigia e i pantaloni chiari..
sprecano un pulman solo per noi dieci,
ci spediscono a velby
e ci sbattono subito nella gabbie stavolta
dopo un po inizia ad arrivare il solito pacco di gente
grida riconoscimenti e saluti
una cifra di italiani..
quasi tutta roma bologna milano e nordest
di noi fuori solo manolo damiano e giulia
io sto con laura chiarezza 2 bolognesi 
3 inglesi..siamo in 11
un po di preoccupazione all`inizio
per i possibili accolli, poi si rivela la sceneggiata classica
niente controlli approfonditi
solo una gita nelle gabbie
e dopo un po di permanenza ci ridanno le nostre cose
e ci scaricano in una stazione alle 5,30 del mattino
Forse si tratta di una tecnica speciale
mirata a fiaccare gli attivisti dal punto di vista psicofisico..
in parte ha successo debbo dire..
il nostro team oggi era abbastanza stremato
e in fase di ripiglio
io ho dormito fino alle 14,
poi doccia rigorosamente gelata, al campo nn ce acqualcalda
e oggi neanche la corrente..
di rete neanche a parlarne, solo al mediacenter
il morale pero e buono, vi puo sembrare incredibile
visto quello che succede,
ma c e voglia di fare cose
e un fermento collettivo 
che tutta questa repressione nn riesce a fiaccare,
anzi paradossalmente alimenta..
un pacco di risate che ci stiamo facendo
vediamo come va domani..
La comunicazione nn e semplicissima
xche nn ce rete al campo e 
pure al mc nn sempre funziona
bella!
ale
P.S.
la foto e il video del berlusca
hanno spopolato anche qui a cope
nella colonia italiana e stato tutto un fermento..
ieri persino slogan da dentro le gabbie..
Alessandra



 



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ola
vabbè sapete già tutto...stanotte barricate (fiacche) a cristiania,
qualche molotov, poi rastrellamento della polizia in cristiania...nuova
grande bevuta collettiva, deportazione di massa e rilascio collettivo entro
le 12 ore...siamo riusciti anche a fare foto da cellulare nelle gabbie in
cui ci hanno rinchiuso, tra po on line... appena usciti alle 5 stamattina
il tempo di tornare alla base siamo di nuovo stati fermati, e questo la
dice lunga su cosa sta avvenendo. 
in questo momento io sono al mediacenter ma hanno circondato il posto dove
dormiamo ed arrestato un po di gente, gli avvenimenti si accavallano ed il
clima è teso, domani sarà un'altra giornata intensa.
Vi invio una serie di link a video che abbiamo pubblicato noi...se avete
voglia non sarebbe male fare un boxino sul sito del forte (tipo:
aggiornamenti da copenhagen) coi link ai video uno di seguito all'altro,
sono i video-report di tutte le giornate che stiamo curando. qui abbiamo
pochissimo tempo da dedicare alla messa on line e all'organizzazione dei
materiali, se riuscite a darci una mano in questo sarebbe grandioso.
http://www.archive.org/details/121209MassArrestsInCopenhagen.AnInsideView
http://www.archive.org/details/HitTheProduction_13-12-09_copenhagen
http://www.archive.org/details/14-12-2009Copenhagen.ChristianiaSeaged
..ne manca uno ve lo invio tra po, lo sto uploadando, sennò se non riesco
a linkarvelo stasera lo trovate facendo ricerca su www.archive.org "climate
no border" che è il nome dell'azione...mi raccomando che è bello, si vedono
un po di azioni divertenti, tipo abbiamo circondato 4 guardie e tutti
intorno a gridare "this is what it feels like"...
bacio a presto allora




Andrea

 

 

    

3° Coppa Italia Antiproibizionista – Cannabis Cup –

 

 

                                 

                   

 

 

Sabato 5 dicembre 2009, 
il centro sociale occupato autogestito Forte Prenestino 
e Cannapionieri uniti 
presentano la 3° Edizione della Coppa Italia Antiproibizionista.
E' sotto gli occhi di tutt@ che la situazione in Italia sia drammatica, 
a tratti grottesca. 
Vengono chiusi spazi di libertà, creatività e socialità, si attua una
repressione a 360 gradi volta a controllare, schedare e chiudere in
carcere persone colpevoli 
soltanto di non voler rinunciare alla propria libertà di scelta.
Quando non finiscono addirittura uccise dalla bestiale violenza del
braccio armato della legge, come Stefano, come Aldo, come Aldro.
Uno sforzo repressivo che ha come unico risultato quello di riempire
carceri e tribunali e difendere il fatturato annuo delle narcomafie.
E non è tutto. 
Grazie alla Fini-Giovanardi, che con la Bossi-Fini ci spinge 
sul podio dei paesi più repressivi, si nega a migliaia di persone la
possibiltà di partecipare ad un festival reggae, 
adducendo come giustificazione che questo tipo di musica istiga a
drogarsi.
Noi, in questo scenario oscurantista e medioevale, la nostra scelta
l'abbiamo fatta. 
Continuiamo a gridare a gran voce che il proibizionismo è un serial
killer, che non porta a nulla di positivo, che non risolve alcun problema.
Anzi, lo trasforma in tragedia.
Insieme a tutti gli antiproibizionisti del globo terracqueo e oltre,
vogliamo festeggiare e premiare le migliori autoproduzioni dell'anno,
zumpando, fumando e rilassandoci al concerto della leggendaria Villa Ada
Crew, accompagnata
dai Roots in
the sky.

Il proibizionismo è un serial killer.
Ricordando Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi 
e tutte le vittime di una legge infame e liberticida.

 
 
 
                               




 

G.B.H. 20/11 FORTEPRENESTINO

 

 

 

 

 

 

 

…..E NON DIMENTICARE  FORTE DB  LA TRASMISSIONE DI FORTE PRENESTINO MARTEDI DALLE 15,35 ALLE 16,30 SUI 103,3OO DI RADIOPOP ROMA

 

CLICCA SUL ‘PIANETA FORTE’ PER ASCOLTARE LE PUNTATE 

 

 




 

 

   

|VIDEO|Corteo x Stefano:’Torpigna’ parla chiaro.

Video del corteo a Roma

Torpignattara

sabato 7 novembre

                                                        

 

                                                 ma chi sarà Stato??

             una delle due immagini ti porta al video con interviste del corteo a Torpigna 

                                                      indovina quale     

 

 

                                            nel video segui le interviste:


               
noi abbiamo solo domande, le risposte ce l’ha la gente di Torpignattara


 

 

una medialab produzione