Bevitori, ecco l’equinozio!

 

  

21/03

equinozio dei bevitori di birra…..

e che BIRRA !!

 


ore 20.00: INIZIO SPILLATURA – selezione gastronomica a cura della mitica Taverna


ore 22.00: RIME’N CONTEST – stornelli, poesie, rime etc: le migliori bevono!!!


ore 24.00: "TUTTA UN’ALTRA BEVUTA" – brindisi (puja!!!) propiziatorio

a seguire: selezioni musicali con Dott Krausening & mr Ibu (electro A.V.)

ingresso libero
in funzione Taverna, Pub "12deTutto", Infoshop,  sala da the inTHErferenze, Enoteca terraTERRA,  spazio informativo antipro. 

 

                                               

CPT SoundSystem -VS- terra/Terra 16/3 FortePrenestino

 

L’Infido Info presenta:
this is a sonic fatwa!!!
"ogni mercatino sarà un soundclash!"
 
"Mangiapane A Ufo" -VS- "Coltivatori"
ogni mercato terraTerra interno al forte
selezioni musicali svariate all’infoshop

 
(little dancehall interno/esterno che fotte il meteo)

        
ospiti fissi: cpt soundsystem [from RadioOndaRossa]

 


Domenica 16 marzo mercato terra/Terra

 

a Forte Prenestino 100celle Roma

distribuzione del merchandising di A/I per roma e lazio
per sostenere il progetto e fregiarvi dell’impagabile branding:P


Da leccarsi i baffi

 

 

 

 

– Soldati ama l’umanità civile, semplice, operosa, che dalla terra tira
fuori prodotti genuini. Ama l’osteria col campo di bocce, il produttore
di vino schietto, l’olivicultore che fa l’olio con le sue olive.
Grande, affabile conversatore, Soldati mette il suo io al centro di
brevi racconti e note, di flash diaristici e memorialistici, e facendo
perno su quello ruota intorno lo sguardo curioso, accogliendo stuoli di
personaggi famosi e ignoti: contadini principi operai industriali
artisti. Attraverso la descrizione anche minuta di cibi e vini che
quest’Italia variegata produce e consuma, i racconti di Soldati si
rivelano uno straordinario reportage su un paese colto nel momento di
trapasso verso la modernizzazione selvaggia del consumismo. –  (dalla quarta di copertina)

 


"Una ragazzina, lungo la strada, [i lamponi] li vendeva a canestrelli. Era giovanissima, slanciata, gambe snelle, cavigliie sottili, colorito roseo, occhi selvaggi, e capelli di quel biondo strano, tra il cenerino e  il paglierino, che è caratteristico delle bionde zingare.Tutto il suo aspetto, del resto , e la sua gonna a fiorami gialli e rosa, e i piedi nudi, e il suo modo di fare hanno della zingara.  Pago i lamponi e allungo la mano per farle una carezza innocentissima sulla guancia: lei ritrae di scatto il busto : le sfioro appena con la punta dei polpastrelli, per una frazione di attimo, il mento: mi basta per capire che è liscio come porcellana, di quella particolare liscezza di chi non si lava mai. Le chiedo di che paese sia. Mi aspetto che non mi risponda e scappi via, come fanno quasi sempre le zingare.(…) Invece no. Mi risponde con una sua rustica grazia che è di Gravagna, e mi chiede una sigaretta. Parla con cadenza parmigiana, ma con un accento forte, grosso, veramente da montagna . Tornato a casa, cerco Gravagna sula carta: esiste davvero, è in fondo alla valle della Magra, l’ultimo paese , quatttro case a ottocento, novecento metri sul livello del mare. Sangue zingaro ce n’è dappertutto, con buona pace dei razzisti.(…)

[tratto da: I Lamponi (1963)]

 

MARIO SOLDATI

Da leccaRSI I BAFFI

Ed.  Derive /approdi

 €15

 all’infoshop del forte

 

 

…..aspettando  Critical Wine 08 al Forte Prenestino…...

 

 

 

 



 

[22-2]OrticaNoodles VS #AkaLorenzoT @FortePrenestino

 

 

 

 

—- 

csoa forte prenestino e sala da the inTHErferenze presentano

venerdi 22
febbraio dall’aperitivo alle 2.00

 :::SUONI DIGITALI / IMMAGINI
SERIALI::: Roma-Milano street art contest

expo’ by OFFICINE ORTICANOODLES
[MI] VS # aka LORENZO TICCI [RM]

electronique.set ACTIVEDEVICE (idm live
set/rm) visual by CAVO (vj set/rm)

 free smoking area dolci delizie
veg&vegan cakes biobevande vini&liquori
critici,
cibo per gli
occhi per il palato per la mente ingresso libero in funzione
Taverna, Pub
"12deTutto",  sala da the inTHErferenze,  Enoteca terraTERRA,
Infoshop.

 ——

 

 

 

 

 

 

 




 

DISTRO AUTISTICA ALL’INFOSHOP DEL FORTE


distribuzione del merchandising di A/I per roma e lazio
per sostenere il progetto e fregiarvi dell’impagabile branding:P
scegli la maglia o la felpa….
e scrivi a
infoshop @ forteprenestino.net
togliete gli spazi attorno all’@!!!
 
o passa all’infoshop del forte prenestino aperto martedi a pranzo giovedi e venerdi sera   
e quasi sempre in occasione di iniziative al forte 



 
 
 
 


 

Per saperne di più

 " Un giorno,
uno splendido esseno di nome Gesù disse: "…porgi l’altra guancia".
Loro un pò duri d’orecchi  capirono: " Porgili in banca". Da
allora è nato tutto, la Banca Vaticana (IOR), la banca dei Ministri
di Dio…di quale dio però, non lo si è ancora capito
".

                     NARCO-BUSINESS
AL VATICANO

Ma
l’incredibile in casa Vaticano è all’ordine del giorno, pensate
che la "Santa Sede" ha fatto di tutto per proteggere Noriega (uomo usato
dalla amministrazione Reagan/Bush nel traffico degli stupefacenti della CIA), il
dittatore e narcotrafficante panamense ricercato dalla DEA (Drug Enforcement
Administration) americana. A Panama c’erano parecchie finanziarie di Marcinkus,
Calvi e Sindona e gentilmente Noriega  le proteggeva dagli sguardi indiscreti.
Lino Christ, l’abate della parrocchia di Rio de Janeiro e corriere
della rete brasiliana del narcotraffico è stato arrestato in Svizzera,
le sue valigie contenevano nove chili di cocaina pura per un valore superiore
ad un miliardo di lire. E cosa dire dell’Opus Dei da molti criticata
come una congrega finanziaria camuffata da opera religiosa. Purtroppo l’esecrabile
esercito di corrotti e corruttori in seno alla Chiesa è un cancro
dall’estensione mortale e unica del suo genere. Di certo il cristiano medio
se non ha un buon prete nelle vicinanze (per fortuna ce ne sono ancora),
farebbe meglio a pregare nel proprio tempio interiore e fare la carità
di persona; evitando di interagire e colludere inconsapevolmente con una
Chiesa (scusate l’eufemismo) che odora d’inganno e di morte. Ma le vie
di questo dio-banconota, e di questi uomini senza religione e senza Dio,
sono infinite ancora per quanto?

da 

NO VAT …figurati ma perchè?…

Mario Guarino, già autore dei Mercanti del Vaticano
(dettagliatissimo reportage sulle scorrerie finanziarie della Chiesa
cattolica), ci propone ora una biografia “non autorizzata” sul santo e
agitatore politico più in voga del momento.

All’epoca della recensione questo volume era noto come Beato impostore. Successivamente è subentrata la santificazione di Francesco Forgione e il libro ha cambiato nome in Santo impostore.
Il lavoro di Mario Guarino si basa soprattutto su fonti cattoliche:
libri agiografici, entusiasti oltre ogni limite, e documenti
ecclesiastici: quasi sempre, invece, dai contenuti particolarmente
negativi nei confronti di padre Pio.

Guarino accumula così un’impressionante mole di notizie che
rendono il frate delle stimmate un personaggio terreno, assolutamente
terreno nei suoi comportamenti, tale da rendere veramente discutibile
la sua beatificazione anche da un punto di vista fideista: dalle finte
malattie per evitare il trasferimento in un convento sgradito alle
raccomandazioni per evitare il servizio militare.

Non manca, all´interno del testo, la dettagliata ricostruzione di
una strage avvenuta nel 1920 a San Giovanni Rotondo, che causò
addirittura 11 morti e un centinaio di feriti, e causata da un gruppo
di “Arditi di Cristo” dell´entourage del frate per protestare contro la
legittima vittoria nelle elezioni comunali del partito socialista.

Di particolare interesse, inoltre, le pagine dedicate alla
c.d. “Operazione Candelabri”: per impedire il trasferimento del frate:
il podestà fascista e un avventuriero suoi sodali fecero stampare
all´estero un libello diffamatorio nei confronti delle gerarchie
vaticane. Il ricatto andò a segno e padre Pio poté tornare alle sue
normali attività.

Non manca neanche, nel 1957, una truffa miliardaria rifilata dal
solito “buon finanziere cattolico” ai cappuccini di San Giovanni
Rotondo. Frati legati al voto di povertà che, abbagliati dalla promessa
di lucrosi tassi d´interesse nell´ordine del 70 per cento, vengono
raggirati senza che i tanto millantati poteri soprannaturali fossero di
alcun aiuto al futuro santo al fine di scongiurare l´imbroglio.

Nel racconto l´abilità dimostrata nello sfuggire a ogni
verifica scientifica delle fantomatiche stimmate riconduce,
inoppugnabilmente, la vita di padre Pio a quella di un comune mortale,
con i suoi vizî (tanti) e le sue virtù (discutibili).

Gli ultimi due capitoli sono dedicati al business legato al cappuccino.

L´ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, fondato dal
frate, dopo le sue disavventure finanziarie nel corso degli anni
Settanta che costrinsero il Vaticano a intervenire, è ora una struttura
di potere politico che incassa, annualmente, diversi miliardi dallo
Stato e dalla Regione Puglia, diversi dei quali girati (come
provvigione?) al Vaticano stesso. La magistratura ha avviato delle
indagini sulla vicenda.

Quanto al convento, si narra degli otto miliardi affidati dai fedeli
per costruire una nuova chiesa e svaniti nelle mani dell´ennesimo “buon
finanziere cattolico”, delle concessioni edilizie concessegli in deroga
al Piano Regolatore, nonché del business legato a souvenir e gadget
varî: un mercato, del resto, fiorito molti anni prima, vivo il padre,
con il mercimonio – invero “pulp” – delle pezzuole di stoffa usate per
tamponare le sue stimmate insanguinate.

Un libro molto documentato, quindi: una voce fuori dal coro
che fa emergere, sullo sfondo, un´Italia culturalmente arretrata, con
una parte della popolazione che non vuole o non riesce a uscire da una
realtà intrisa di superstizione.

 

…ecco perchè!!! 

 

 

 

Cercando rispetto drug economy e cultura di strada

Un antropologo che si trasferisce a vivere a East di Harlem,uno dei ghetti più degradati e malfamati di New York.Cinque anni trascorsi a stretto contatto con gli spacciatori di crack di origine portoricana nella sala da giochi sotto casa e con le loro rispettive famiglie allargate.La partecipazione diretta alla cultura di strada e alle vicende umane dei suoi protagonisti consente a Bourgois di descrivere lucidamente le relazioni sociali che strutturano l’economia clandestina,i processi di costituzione delle gang e delle loro gerarchie interne,la formazione di nuove figure identitarie e sistemi di valori.Un contributo teorico di etnografia estrema sulla povertà e la marginalità sociale,che aiuta a ripensare la complessa relazione tra oppressione strutturale e agire individuale e tra violenza autodistruttiva della strada e quotidiana ricerca del rispetto.

Casa editrice_Derive e approdi

Editore_Philippe Bourgois                                                            E.20.00