freeparty e leggi anti-rave incontro tra squatters, tribes e antiproibizionisti
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PRESENTAZIONE: Manuale di autodifesa / DIBATTITI
su nuove e vecchie sostanze / PROIEZIONE: We had a dream / PERFORMANCE:visual reload / CONCERTO elettronico dei REDRUM ALONE / |
dall’aperitivo alle 05.00 sottoscrizione 5 euro
COMUNICATO INIZIATIVA “CRIME SCENE”
In occasione dell’iniziativa “CRIME SCENE – Indagine collettiva su freeparty e leggi anti-rave” che stiamo
ospitando Venerdì 10 DICEMBRE al CSOA FORTE PRENESTINO sollecitiamo una vostra partecipazione attiva con una particolare attenzione agli incontri che promuoviamo.
La parte di indagine verrà sviluppata attraverso due incontri informali: il primo vorrà riflettere su un disegno di legge che -come è successo già in Francia- viene mascherato da legge “anti-rave” e così incontra il consenso dei “benpensanti”, ma in realtà investe tutti perché cela una più generica limitazione legale alla libertà di aggregazione. Il secondo tavolo invece opererà una riflessione sul mercato e sul consumo di stupefacenti e alcool, mettendo a confronto sportelli antipro’, associazioni dedite alla riduzione del danno e squatters.
Si partirà dalla presentazione di libri e documentari, per poi passare attraverso queste due discussioni e si concluderà con una serata musicale electro accompagnata da vari momenti performativi, live-sets e ospiti. E ci si augura che gli organizzatori (così come i fruitori) di free-party, gli occupanti che nella propria struttura intersecano un pubblico di consumatori, i membri delle associazioni di riduzione del danno, gli attivisti dei
più variegati percorsi antiproibizionisti, le persone preoccupate dai sempre più frequenti attacchi alle nostre
libertà personali, partecipino numerosi e da protagonisti.
Con questo appuntamento si spera di poter gettare le basi per una riflessione più ampia e per futuri incontri
per riprovare a portare avanti dei percorsi insieme. Ci sono diverse esperienze legate all’antiproibizionismo o
che lavorano sull’antiproibizionismo in modi differenti e riteniamo interessante cercare di metterle in relazione. Questa iniziativa vuole essere un piccolo contributo per riallacciare le fila tra antiproibizionisti, squatters,
tribes e consumatori, così da non svegliarci domani in un mondo più piccolo, rammaricati di non aver fatto tutto
quello che era in nostro potere per sovvertire ciò che altrimenti ci toccherà malsopportare.
Vi preghiamo e incoraggiamo a diffondere questo comunicato e ad invitare le persone che riterrete interessate. Perché oggi più che mai sentiamo che il traguardo da raggiungere sia la partecipazione alle discussioni e la possibilità di confronto all’interno della nostra comunità artistica e sociale su temi che non possiamo più rimandare se vogliamo davvero avere voce in capitolo su ciò che ci appartiene.