Le Grandi Manovre [comunicato]

 
 
 
Estate 2009. Presidiare "obiettivi sensibili" non è più l'unico  
compito dell'esercito italiano a Roma.
Sfidando l'afa, vagano per la città plotoni di militari armati di  
tutto punto, scortati dalla polizia. Quali vitali interessi proteggono  
pattugliando strade, piazze e parchi della capitale? In molti se lo  
domandano. In pochi riescono a fornire risposte convincenti.
E' la sicurezza, baby!
Eviteremo di ammorbare con l'ennesima analisi sulla "deriva  
securitaria". Lo spettacolo lo abbiamo tutte e tutti davanti agli  
occhi, ed è desolante. Ci preme però segnalare un pardigmatico  
episodio avvenuto nel parco del Forte Prenestino durante la torrida  
mattinata del 31 Luglio.
Ore 10:30.
Tre "Defender" dell'esercito carichi di soldati in assetto da guerra  
oltrepassano la sbarra che delimita l'ingresso del parco. Davanti una  
volante della polizia apre la colonna. Mamme e bambini tornano verso  
casa. Oggi giocano i grandi.
Apparentemente spaesati i militari si fermano al primo ostacolo dando  
vita ad un improvvisato check-point. Si piazzano in formazione.  
Prendono possesso del territorio. Anche gli ultimi frequentatori del  
parco si allontanano più preoccupati dei troppi mitragliatori spianati  
che dell'impennata della temperatura.
Qualcuno si avvicina al drappello per capirne le intenzioni, ma la  
risposta si tramuta in domanda: "Questa è una missione anti-immigrati:  
vogliamo entrare all'interno del Forte per proseguire l'operazione".
"Negativo. Qui non si entra. Avete il mandato del magistrato?",  
chiediamo, ma loro nicchiano. Non sembrano troppo convinti, nonostante  
il minaccioso apparato scenografico manco fossimo in Afghanistan. Dopo  
un'ora di stallo e l'identificazione di tre attivist* del centro  
sociale, la compagnia fa dietrofront, alzando una nuvola di polvere  
nel parco ormai deserto.
Un ennesimo spot "securitario" messo in scena dal governo e insieme un  
avvertimento mafioso verso gli spazi occupati, nella giornata in cui  
la lotta per la casa veniva duramente repressa.
Colpi di teatro del papi-satiro e della sua cricca di veline e peones  
protagonisti di un governo svuotato di legittimità. Le grandi manovre  
di un potere sempre più piccolo, ma non per questo meno pericoloso,  
che per mantenere controllo e consenso deve ricorrere all'esercito.
Il Forte Prenestino è uno spazio aperto, attivo e reattivo, che  
continua ad organizzare iniziative anche nel mese di Agosto,  
praticando l'autogestione e senza usare il denaro dei cittadini. Tutto  
il contrario di queste risibili marcette militari, desolante  
spettacolo sovvenzionato dal denaro dei contribuenti.


Mentre c'è un caldo da fare schifo.
 
 
Centro Sociale Occupato Autogestito "Forte Prenestino"