Il muro che fa zigozago [carovane palestine]

 Arieccomi
non so se viste le tremila cose in cui siete impicciati
magari leggere di qui non serve...
comunque ora posso e quindi scrivo.
prima cosa, volevo raccontare che tutti i nostri interlocutori e partner 
ma anche i regazzini incontrati per strada 
ci davano la loro solidarieta'
per quello che e' successo in abbruzzo...
in alcune situazione sembra una battuta
ma tutti lo sanno e tutti sono rimasti impressionati
e ci esprimono vicinanza.
bravi, come sempre.
anche voi vedo che state affa' vari sbattimenti
e l'epicentro spacca,
a vedere da qui mi sembrate grandi...
lo siete?
stamattina abbiamo visitato il campo di àida
dall'altra parte di betlemme chiuso dal muro
fuori ma anche dentro.
li' i cattivoni si sono sbizzarriti costruendo il muro
che fa zigozago intorno dentro fuori in mezzo sopra sotto...
boh... forse stavano ubriachi...
l'unica cosa bella e' che quel pezzo di muro e' quello su cui 
hanno fatto i graffiti famosi banksy e blu...
hanno un centro in cui si occupano dele varie questioni
per un'innalzamento del livello di vita come quasi in ogni campo:
asilo scuola centro per donne infopoint bibilioteca
internet alfabetizzazione informatica ambulatorio e via dicendo...
sembrano simili all'ibdaa, 
ma come l'ibdaa non c'e' nessuno.
so troppo grandi. per dire l'altro ieri che dopo ebron ci siamo ribeccati 
con loro di ibdaa me stavo per commuovere nel sentire quello che dicono
e quanto siano simili a noi, 
o se non altro a me, 
o a quello che vorrei essere.
il tutto con una umilta' e una tranquillita' disarmante 
ma anche una forza interiore e una determinazione da invidiare.
la ragazza che parlava diceva tra le altre milioni di cose
tra cui citava anche parallelismi congli zapatisti,
che piu' volte loro si sono interrogati su quello che facevano
chiedendosi se magari erano loro che sbagliavano
se tanta gente gli dava addosso 
dai religiosi ai politici ai reliogiosipolitici.
se fosse il caso di accannare.
di cambiare direzione.
se lasciarsi andare.
invece hanno resistito sempre e io ne sono troppo felice
perche' a me hanno dato tanto 
e mi hanno sgomberato la testa
dai miei dubbi esistenziali
sul giusto e lo sbaglito, sulle scelte, sulla politica.
per me loro sono la prova che anche noi siamo bravi,
ma possiamo e dobbiamo fare molto di piu'.
mo e' difficile spiegare ma per me e' cosi'.
ma vabbe' tornando ad àida, dopo l'incontro con i tipi del posto
che ci hanno raccontato tutte le nefandezze 
che si sono subiti e continuano a subirsi,
5000 in mezzo km quadrato, 
anche loro con tante di quell e cose atroci da 
comunicarti da occluderti il cuore.
per fortuna che poi abbiamo fatto ungiro per il campo 
come al solio col nostro baraccone
di palloncini casino trombette tamburi giocolieri macello 
e i bambini ti ridanno tutto, ti rigonfiano il cuore chepoco prima
i racconti ti avevano ammosciato e umiliato.
quanto provo schifo sdegno ribbrezzo rabbia odio per tutti gli equidistanti
democratici.
quelli indottrinati dalla propaganda tra cui metto pure 
amici che se sentono illuminati e intelligenti.
perche' non gli succede a loro quello che questa gente sta vivendo da
sessanta anni.
'eh ma loro tirano i missili' 
'eh ma loro votano hamas' 
'eh ma loro sono musulmani integralisti' 
'eh ma loro perche' non se ne vanno da unaltra parte'
'eh ma li' e' da sempre che se sparano la facessero finita'
'eh ma loro fanno i kamikaze'
quest'anno ho deciso che sbraco un equidistante democratico, 
lui e le sue panzane da libro cuore o tg4, 
lui e il suo nazismo complice cieco e sofficeovattato.
il primo che sento, fosse anche mio padre.
ma vabbe,
torniamo a noi.
quile cose procedono,
anche gli scazzi di cui avevo parlato nellamail precedente sisono
appianati.
questa terra fa miracoli.
che era successo?
praticamente quelli di nih'lin
oltre ad averci parlato di loro del muro 
che sta per essere completato e che li sta gia' strozzando   
ci hanno spiegato le varie fasi del loro approccio nuovo 
almeno per quanto riguarda la palestina, alla lotta per
l'autodeterminazione.
cioe' un approccio non violento e basato sulla resistenza organizzata 
in maniera costruttiva per la popolazione.
cercando di creare infrastrutture per la sopravvivenza ma anche per la
vita,
per la socializzazione, per la crescita culturale e artistica, 
per dare risposte pratiche alle esigenze della loro gente 
senza aspettare l'elemosina di israele 
o della comunita' internazionale 
che ormai e'interamnete nelle mani israeliane.
e tutto questo nato ovviamnte da un avvicinamento costruttivo
tra i i 4 partiti principali come dicevo ieri.
questione rivoluzionaria per davvero se si pensa che se sparavano
incrementando la forza diisraele...
vabbe' insomma tra le altre cose che fanno e' questa benedetta
manifaestazione 
tutti i venrrdi' dal villagio fino a dove stanno finendo di costruire il
muro.
manifestazone pacifica. a cui ci hanno calorosamente invitato a
partecipare. 
manifestazione alla quale cui il delegato della mucipalita' 
appartenente al partito di barguti (che pare essere un grande) 
ci spiegava partecipano tutti, compresi e soprattutto i politici locali.
la nuova politica ci ha detto si deve basare su politici che stanno inmezzo
alla gente.
no figurine che parlano alla televione di chissa' quale resistenza 
e poi nessuno li vede mai se non nelle loro vite da ricchi sfonnati e
sfrontati.
la fine dell'armiamoci e partite, potremmo affermare. 
che secondo me, almeno questo, 
l'hanno imparato da hamas, che saranno pure delle merde,
ma qualcosa alla fine dentro alla capa ce l'hanno.
vabbe' 
tutti sti discorsi
hanno ovviamente e giustamente colpito tutti 
e fomentato gli animi di noi movimentisti internazionalisti
e rivoluzionari della fortezza europa.
quindi c'era chi assolutmanete volevaprendere parte a questa manifestazione
per dimostrare quanto semo di sinistra fottendosene di rischi per noi
per l'ong con cui siamo partiti, per il progetto che vuole continuare a
vivere,
e nonpensando a quanto sia importante lapreparazione per partecipare a
situazini di guerra,
no di scontri, ma di guerra.
vabbe' 
a na certa io ho pure rosicato cheme pareva de sta a quelleassemlbee aroma
in cui si fa a gara a chi e;piu' rivoluzionario
e me stavo a fa veni'i cinqueminuti.
ma per fortuna alla fineparlando parlando parlnado parlando 
assemblea su assemblea su assemblea su assemblea
si sono stemperati i toni e sie' capito 
che magari ci prepariamomegliola prossima volta.
se andate su youtube potete vedere quasi tutte le manifestazioni di nihlin
ma anche di bilin
per avere un'idea di che vuol dire qui manifestare pacifiacmente.
tu sei pacifico. i pezzi di merda per nulla.
vabbe' poi si e' rigiocato e riperso.
da segnalare valeria che pare siastata scoperta coe grande portiera 
e con un futuro davanti, e pamela,
che ha fatto la crocerossa per tutto il tempo
fasciando impomatando medicando impasticcando curando operando tutti i
giorni 
praticamente tutti i partecipanti della carovana del gruppo dehishe.
le sono stati dedicati cori su cori.
senza di lei tornavano la meta' di noi in italia.
vabbe' mo ve devo lascia' che annamo affa' un murales sul muro,
ieri lo volevamo fare su un altro pezzo di muro del campo di aida,
ma li' ci hanno detto che lo vogliono brutto il muro.
che lo vogliono buttare giu', non abbellire.
vagli a dare torto.
ok 
per ora baci e abbracci.

la vittima alopecica.
 


 

That’s incredible! Poldino speaks! [carovana]

Salam, qui poldino e graz,
dopo gg senza connessione e risse per accedere all'unico pc disponibile,
finalmente eccoci qua vincitori dei prossimi 5 min indisturbati ... per
raccontarvi un po di questo incredibile viaggio ...
Quanto segue e frutto della mente perversa di poldino ... lui mente io
braccio ...
La palestina e' come un grande campo rom. Piena di baracche, immondizia,
macerie ... ma soprattutto bambini ... a differenza dei cani che sono
totalmente assenti ... anzi di cani ne abbiamo incontrati ... quelli che
presidiano i chek point e quelli legati dietro le reti dei campi militari. 
Hanno 2 cuccie e un cavo d'acciaio lungo la rete su cui scorre il
giunzaglio .In questo modo i vari pitbull, pastori tedeschi, etc,
controllano ognuno decine di metri di rete.
Come i rom i palestinesi sono discriminati, disoccupati, nn hanno la
solidarieta di nessuno se nn di qualche sfigato come noi ... ma hanno una
grande dignita, orgoglio delle propie origini e un senso dell'ospitalita
smisurato. 
Ovunque ti accolgono nelle loro case e ti offrono caffe al cardamomo e
dolcetti.
Abbiamo incontrato vecchi fedayn, non quelli della roma ed ex carcerati
delle prigioni israeliane.
Ci hanno raccontato quanto siano particolarmente ospitali quelle nel
deserto, in cui cmq i prigionieri hanno mantenuto la loro dignita e
riorganizzato le fila dei vari gruppi di resistenza all'occupazione.
Anche li dolcetti e caffe.
Dopo un po il cardamomo da alla nausea e nasce la nostalgia per la moka
italiana.
Partiamo per i posti piu disparati e disperati della palestina per
disputare improbabili partite di calcio a 11 ( undici) contro aitanti
giovanissimi/e calciatori palestinesi. Il calcio italiano, nonostante le
aspettative ha fatto una pessima figura ...
Vicino Ramalla , nella stadio nazionale palestinese  tra bande e inni
nazionali gli uomini hanno perso dieci a zero e le donne 11 a 0, contro le
nazionali under 21 .
I tifosi giunti dall'italia hanno subito chiesto le dimissioni
dell'allenatore.
La nostra squadra, L'italian Nablus team ha poi disputato una partita ad Al
Fara ... perdendo solo 7 a 4, dopo l'incontro siamo stati ospitati in un
ridente ex carcere  israeliano con ancora gli attrezzi e i segni delle
torture. 
Due giorni dopo ci siamo diretti al campo di Balata, sotto Nablus, 
Unica attrazione del luogo il pozzo di giacobbe. Ma chi cazzo è sto
GIacobbe ??????????
Boh . 
L'incontro successivo era previsto a nazareth.
Per raggiungere la citta  ( nazareth e' territorio israeliano ) abbiamo
attraversato tipici paesaggi palestinesi , uguali alle murge pugliesi e su
quasi tutte le colline si notavano insediamenti di coloni, fatte anche solo
di roulotte o prefabbicati, segni della colonizzazione sempre piu massiccia
della territori palestinesi.
Ci siamo fermati a pranzo a jenin, famosa per il film, in cui la citta
viene rasa al suolo con una consistente parte dei suoi abitanti , mentre
cercano di opporsi ad uno degli eserciti piu potenti al mondo.
La attrazioni del posto sono il campo profughi con una popolazione di
bambini che supera il 50% e i vicoli strettissimi di meno di un metro,
forse gli israeliani hanno raso al suolo la citta perche nn passavano i
carri armati ????

Rieccoci di nuovo on the road alla volta di  nazareth dove avevamo un
incontro alle 16, tempo di macia previsto mezz'ora.
Per la starda incontriamo uno strano posto con tanti parcheggi pieni di
taxi, autobus e palestinesi a piedi, scendiamo dall'autobus e con tutti i
bagagli entriamo in una specie di labirinto pieno di tornelli semafori
stanzette e soldati armati fino ai denti.
Prima di noi entrano alcune donne palestinesi e i loro figli, una di loro
porta un passeggino con un neonato dentro, nn so se avete mai provato a
passare dentro un tornello tipo stadio con un passeggino con un neonato
dentro, nn e la cosa piu semplice ne umana che si possa immaginare.
IL ragazzo che mi precede e bloccato al metal detector perche rifiuta di
togliersi la cinta dei pantaloni davanti alle soldate israeliane, tutto cio
avvien mentre sto in una specie di cabina telefonica con le mani alxate in
cui mi stanno facendo le radiografie, mentre mi urlamo da un alto parlante
delle frasi incomprensibili, forse inglese, arrivera in mio aiuto il
ragazzo palestinese che mi accompagna fuori dai tornelli ... finalmmente in
israele ... l'unica grande democrazia del medio oriente, 
Chiaramente arriviamo a nazaret con 5 ore di ritardo ma la partita viene
disputata lo stesso ... risulto finale 1/0 a favore dell'olimpyc jafa.
Nel nostro spogliatoio l'unica foto che sta appesa e quella del CAPITANO.
Adesso sono due gg che stiamo a nazareth e una sola domanda rimbomba nelle
nostre menti ...  chi cazzo è Giacobbe ????????????
vabbe io vi lascio con un crampo alla mano mentre poldo che ha appena
finito di dettare sta nell'altra stanza a bere e socializzare
jalla jalla graz e il poldino sociale