Special Guest: Duka dalla Palestina

Nel programma della carovana di oggi era previsto che il gruppo di Jayyus
sarebbe dovuto andare a al valico Heretz per tentare di entrare a Gaza.
Purtroppo quattro giorni prima della nostra partenza le autorità militari
israeliane ci hanno fatto sapere che a nessuna delegazione sarebbe stato
concesso di entrare a Gaza per motivi di sicurezza e perchè « li' non
c'è nulla da vedere e nessuno da incontrare ». Cosi' la delegazione oggi
è rimasta a jayyus a vedere con i propri occhi le difficoltà che i
contadini palestinesi hanno nel raggiungere le proprie terre al di là del
muro di recinzione. Il muro Costruito nel 2002 per motivi di sicurezza in
realtà ha rubato terre coltivate palestinesi non rispettando i confini del
67, che prevedevano la sua costruzione sulla green line situata 10
chilometri più indietro.
Sotto un sole a picco sulle nostre teste abbiamo percorso la strada che i
contadini fanno tutti i giorni per arrivare alla porta sud, aperta per
un'ora tre volte al giorno. Abbimo potuto costatare come ci avevano
spiegato ieri i ragazzi del Charity center, che il pass per coltivare le
terre al di la' del muro viene concesso quasi esclusivamente a persone
molto anziane. Durante la nostra sosta davanti alla porta sud, gli unici
agricoltori che passavano erano vecchi su carretti trainati da muli.
Ottenere il pass dal governo israeliano non é semplice, innanzitutto non
bisogna avere in famiglia persone che sono state arrestate per attivita'
politica, martiri o semplici attivisti. Inoltre gli ettari di terra
posseduti dal capo famiglia vanno suddivisi per ciascun membro della
famiglia, e se dalla divisione per ogni figlio risulta meno di un ettaro di
terra per componente tutto il nucleo familiare non ottiene il pass. Inoltre
la durata della concesione per coltivare la terra dura da tre a sei mesi,
scaduti i quali, va rinnovata con un'attesa media di un mese e mezzo
durante il quale non è possibile andare a lavorare. Questi sono solo
alcuni dei modi che il governo israeliano usa per umiliare e impoverire la
popolazione, impossibilitata a lavorare la terra e raccoglierne i frutti e
a percepire un reddito per sopravivvere. Per molti giovani, come ci ha
spiegato « dall'alto del suo trattore » un  rappresentante del comitato
per la liberazione delle terre di jayyus, l'unica possibilita' per
costruirsi un futuro è lasciare la palestina per recarsi in europa a
finire gli studi e cercare lavoro. Purtroppo solo i più fortunati riecono
pero' ad uscire dal paese, perché qualunque peoblema con la giustizia
israeliana comporta il diniego di emigrare. L'ennesima riprova che la
palestina è davvero una prigione a cielo aperto.
Mentre scriviamo nel giardino del charity center siamo « circondati » da
decine di bambini che partecipano al laboratori di fotografia e sulle
energie rinnovabili, mentre il resto del gruppo è in giro per il paese
accompagnato dai tamburi della murga e dai graffitari che termineranno i
graffiti iniziati ieri.
Dopo pranzo siamo andati a prendere un gelato e della frutta e il
negoziante  nel vederci ci ha ricordato la pesante sconfitta della partita
di ieri finita 13 a 3. A quel punto è scattata la proposta per una
rivincita fuori programma. I ragazzi sono scesi in campo finalmente
motivati convinti delle proprie possibilità fino ad oggi inespresse. La
nostra squadra ci ha fatto rivivere i fasti del calcio totale dell'olanda
di Cruyff. Risultato finale a nostro favore 3 a 2, marcatori della giornata
Sogliola, e doppietta di Rui « nano » Barros. Da notare la prestazione
sopra le righe di Yuri che si è dimostrato un grande portatore di palla e
un vero leader in campo, capace di tenere corta la squadra e dettare i
tempi di gioco. I nostri sono stati semplicemente fantastici.


I vostri corrispondenti
duka e tanka

 
 
-------questo è solo un estratto delle varie corrispondenze-----------
--------- del duka e tanka from filastin-------------
  ------------------------------  a presto altri estratti -------------------------------