La lettura è un atto anarchico anche per il rapporto che stabilisce con
la cosiddetta realtà. A parte lo straniamento che induce una lettura
prolungata (al limite dell’incespicamento e dell’inettitudine), dice
Peter Bichsel: "È incontestabile che la lettura cambi il rapporto con
la realtà. Ma è anche risaputo che la nostra epoca considera ogni
mutamento del rapporto con la realtà pericoloso per l’ordine
costituito".
(cit. Beppe Sebaste: "Panchine. Come uscire dal mondo senza uscirne", Laterza)