Sabato 5 dicembre 2009,
il centro sociale occupato autogestito Forte Prenestino
e Cannapionieri uniti
presentano la 3° Edizione della Coppa Italia Antiproibizionista.
E' sotto gli occhi di tutt@ che la situazione in Italia sia drammatica,
a tratti grottesca.
Vengono chiusi spazi di libertà, creatività e socialità, si attua una
repressione a 360 gradi volta a controllare, schedare e chiudere in
carcere persone colpevoli
soltanto di non voler rinunciare alla propria libertà di scelta.
Quando non finiscono addirittura uccise dalla bestiale violenza del
braccio armato della legge, come Stefano, come Aldo, come Aldro.
Uno sforzo repressivo che ha come unico risultato quello di riempire
carceri e tribunali e difendere il fatturato annuo delle narcomafie.
E non è tutto.
Grazie alla Fini-Giovanardi, che con la Bossi-Fini ci spinge
sul podio dei paesi più repressivi, si nega a migliaia di persone la
possibiltà di partecipare ad un festival reggae,
adducendo come giustificazione che questo tipo di musica istiga a
drogarsi.
Noi, in questo scenario oscurantista e medioevale, la nostra scelta
l'abbiamo fatta.
Continuiamo a gridare a gran voce che il proibizionismo è un serial
killer, che non porta a nulla di positivo, che non risolve alcun problema.
Anzi, lo trasforma in tragedia.
Insieme a tutti gli antiproibizionisti del globo terracqueo e oltre,
vogliamo festeggiare e premiare le migliori autoproduzioni dell'anno,
zumpando, fumando e rilassandoci al concerto della leggendaria Villa Ada
Crew, accompagnata
dai Roots in
the sky.
Il proibizionismo è un serial killer. Ricordando Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi e tutte le vittime di una legge infame e liberticida.